Sempre più aerei privati sorvolano l’Europa, Croazia compresa, scrive il quotidiano Večernji list, affermando che ci sono cinque volte più voli privati in Croazia rispetto al 2020. L’anno scorso sono stati registrati 573mila voli privati sopra i cieli di Unione europea, Gran Bretagna, Svizzera e Norvegia, due terzi in più rispetto allo scorso anno, come dimostra una ricerca del CE Delft Institute.
Nel primo anno della pandemia, quando l’industria aeronautica ha subito gravi perdite, in Croazia sono stati registrati solo 1.192 voli privati. Nel 2021 ne sono stati registrati 4mila, mentre l’anno scorso esattamente 5.642.
L’aeroporto più utilizzato per l’aviazione privata in Croazia nel 2022 è stato quello di Zagabria con 1.392 voli in partenza. La destinazione “preferita” è stata Vienna con 191 decolli.
Al secondo posto c’è la tratta Zara-Bratislava e viceversa mentre al terzo troviamo Zagabria-Verona. Nel 2021, le tre rotte più frequenti dalla Croazia erano Zara-Budapest, poi quella nazionale tra Zagabria e Pola, nonché Zara-Bratislava.
L’anno scorso, la rotta più breve, per la quale qualcuno ha volato con un aereo privato ben 23 volte, è stata Dubrovnik (Ragusa)-Tivat (Teodo), in Montenegro, che distano solo 42 chilometri. Pola e Portorose sono leggermente più distanti, ma gli aerei privati hanno effettuato questa tratta istriana 25 volte, mentre al terzo posto in termini di distanza (solo 98 chilometri) c’è Zara-Spalato, con 51 sorvolii di jet privati.
I voli privati attirano da anni l’attenzione delle organizzazioni ambientaliste, tanto che Greenpeace ha calcolato che i voli privati in Europa lo scorso anno hanno prodotto quasi 3,4 milioni di tonnellate di CO2, il doppio della anno prima.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.