Turismo croato. Non solo Istria: numeri in calo un po’ dappertutto

0
Turismo croato. Non solo Istria: numeri in calo un po’ dappertutto
La spiaggia Banje, a Ragusa (Dubrovnik)

Non solo Istria. La penisola non è l’unica regione croata in cui i numeri turistici quest’anno sono al di sotto delle aspettative (leggi qui l’articolo), ossia inferiori a quanto registrato l’anno scorso. Nel Quarnero, ad esempio, fino al 20 agosto sono stati registrati poco più di 4 milioni di pernottamenti e 560mila arrivi, ossia il 3% in meno rispetto ai primi venti giorni dell’agosto 2022.

Anche in Dalmazia la situazione non è migliore, anche se le percentuali di calo non sono molto pesanti. Così nella Regione di Ragusa (Dubrovnik) e della Narenta (Neretva) si registra un calo dell’1,4% dei pernottamenti, ma un aumento del 2% degli arrivi. Nella Regione di Spalato e della Dalmazia, nei primi venti giorni di agosto, si registra una flessione del 3% di pernottamenti e -1% di presenze. Tiene la Regione di Zara, dove i risultati sono praticamente identici a quelli del 2022.

Ma in tutte le regioni della costa orientale dell’Adriatico si verifica un grave problema, ossia la “fuga” dei tedeschi, gli ospiti più affezionati. Quasi dappertutto la loro presenza è in calo di circa il 10%.

Che qualcosa non stia funzionando, lo dimostra anche il “silenzio” dell’Ente turismo croato (HTZ), che ha deciso di rinviare la pubblicazione dei dati turistici per l’inizio di settembre.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display