Trent’anni fa la caduta di Vukovar. In migliaia nella Stalingrado croata

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Trent’anni fa la caduta di Vukovar. In migliaia nella Stalingrado croata

Dopo 87 giorni di battaglie all’ultimo sangue, il 18 novembre del 1991 Vukovar si arrese all’ex Armata popolare jugoslava e alle forze paramilitari serbe, che rasero al suolo la città, commettendo poi una serie di crimini indicibili sulla popolazione stremata e inerme. Ancora oggi i resti di 386 civili e militari croati non sono stati ritrovati.  Il 18 novembre la Croazia ricorda i partiti di Vukovar e dal 2020 viene celebrata in forma ufficiale la Giornata del ricordo delle vittime delle Guerra patriottica e la Giornata del ricordo del martirio di Vukovar e Škabrnja. Vukovar è stata reintegrata nella Croazia il 15 gennaio 1998.
Anche quest’anno nella “Stalingrado croata” si sono riversati centinaia di reduci, ma anche i vertici dello Stato, che si sono uniti nel Corteo che ha attraversato le vie cittadine. A Vukovar sono arrivati anche il premier Andrej Plenković e il Capo dello Stato Zoran Milanović, tra cui nell’ultimo periodo non corre buon sangue per diverse vicende. “Oggi ricordiamo tutti coloro a cui tutto il popolo croato sarà eternamente grato perché hanno garantito la libertà, la democrazia e la vita che abbiamo oggi”, ha detto il primo ministro.
Poi Plenković ha voluto ricordare che la Croazia “sta ancora cercando 1.800 persone disperse. E in questo senso continueremo a insistere con le autorità della Serbia per dare finalmente pace ai familiari che a distanza di tre decenni non sanno nulla sul destino dei loro cari”.

Cliccando qui, potete scorrere la mostra virtuale su Instagram di fotografie realizzata dalla Polizia croata, realizzata in omaggio dei caduti della Guerra patriottica, e intitolata “Gli eroi a colori”.

Foto: Emica Elvedji/Pixsell

I tifosi del Rijeka per le vie di Vukovar

Foto: Dubravka Petric/PIXSELL

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