La minoranze nazionali sono un motivo di vanto per la Croazia, che potrebbe trasformare la tutela dei diritti delle etnie in un “marchio di fabbrica” a livello europeo. Lo ha affermato il neopresidente del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, Tibor Varga, al termine della 103ª Seduta costitutiva dell’organo consultivo del Governo di Zagabria, che ha iniziato oggi, giovedì 14 settembre, ai Banski dvori il suo nuovo mandato quadriennale.
“Sono consapevole – ha proseguito – della mole di lavoro che il Consiglio e il suo presidente sono chiamati a svolgere. Mi piacerebbe lasciare in eredità risultati concreti. M’impegnerò per riuscirci. La mia ambizione è di contribuire a rendere la Croazia un Paese un briciolo migliore di quanto lo è già”. “Ho alle mie spalle una discreta esperienza e una vasta competenza in materia. Ho lavorato quindici anni nei servizi amministrativi del Consiglio e ho instaurato contatti diretti con le associazioni delle minoranze nazionali. Sono convinto che ciò mi agevolerà nel lavoro”, ha rilevato Varga.
Ha annunciato l’intenzione di porre nel focus del suo mandato i Consigli e i Rappresentanti delle minoranze nazionali a livello locale e regionale. “Organizzeremo tavole rotonde e laboratori. Vogliamo dimostrare alle unità di autogoverno che questo è un tema che ci sta a cuore. I Consigli non sono abbandonati soli a sé stessi. Hanno il proprio ruolo. La legge costituzionale (sui diritti delle minoranze nazionali) è strutturata in modo da dare al nostro Consiglio il ruolo di ‘corpo’ apicale delle etnie. I corpi hanno bisogno di due piedi per reggersi in piedi. Nel nostro caso i parlamentari rappresentano un piede. I Consigli e i Rappresentanti in seno alle unità di autogoverno sono il nostro secondo piede”, ha puntualizzato.
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