Slovenia. Žiža: «Fondi CNI, notevole aumento»

La Camera di Stato ha approvato il Bilancio finanziario preventivo per il 2024-2025. Soddisfatto il deputato della minoranza italiana. Vi saranno più risorse per la base economica, per l’AIA e per le istituzioni comuni. Nuove assunzioni per RTV Capodistria

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Slovenia. Žiža: «Fondi CNI, notevole aumento»
Felice Žiža, deputato CNI al Parlamento di Lubiana. Foto Roni Brmalj

Il governo sloveno ha deciso di aumentare i fondi destinati alla Comunità Nazionale Italiana. La decisione è arrivata per il tramite del bilancio finanziario preventivo per il 2024-2025, che è stato approvato ieri. Stando al deputato della minoranza nazionale italiana al Parlamento sloveno, Felice Žiža, questi aumenti sono un grande risultato, sia per le voci specifiche che coprono sia perché arrivano in un periodo in cui i problemi legati all’alluvione hanno portato via una grande quantità di risorse e anche chiudere in pareggio, ossia senza delle riduzioni dei finanziamenti, sarebbe stato un successo

A disposizione 500mila euro

Concretamente gli aumenti possono venire riassunti in quattro punti. Il primo riguarda lo sviluppo della base economica. “Si tratta di un progetto che fa fede al Memorandum di Londra del 1954, ma per il quale sono stati stanziati dei mezzi per la prima volta nel 2017. All’epoca si misero a disposizione 300mila euro, mentre ora, a partire dal 2025, avremo a disposizione per questa voce di spesa 500mila euro all’anno. Si tratta di un aumento considerevole che sarà di grande aiuto”, ha affermato il deputato della CNI alla Camera di Stato.

Un altro aumento si è visto negli stanziamenti all’AIA. “Anche qui siamo riusciti a portare un aumento considerevole, dopo i passi avanti che avevamo già fatto negli scorsi anni. Nel biennio 21/22 avevamo visto un aumento dei fondi a disposizione del 30 per cento, dopo che l’importo destinato all’AIA era fermo dal 2005.

Spazio alle istituzioni comuni

Il budget è ora di 127mila euro, ma siamo riusciti a garantire un aumento di 10mila euro a partire dal 2024 e poi di altri 10mila per il 2025. Possono sembrare pochi, ma si tratta del 16 per cento. Sono mezzi che andranno prevalentemente per compensare gli stipendi, che prima di questa serie di interventi erano davvero molto bassi”, ha affermato l’On. Felice Žiža.

Un aumento analogo, maggiore nei valori assoluti, ma inferiore in percentuale, è stato deciso per quel che riguarda le istituzioni comuni della CNI, ossia l’Edit, il CRS, il Dramma Italiano e l’Unione Italiana di Capodistria.

“L’importo che il governo sloveno ha stanziato nel 2023 è di 430mila euro. Nel 2024 questo verrà aumentato di 25mila euro e nel 2025 di altri 25mila euro, per un aumento totale superiore al 10 per cento. Questi mezzi vengono inviati all’Unione Italiana di Fiume, che gira poi una parte all’Unione di Capodistria. Gli importi potrebbero aumentare ancora di più, ma per farlo avremmo bisogno di un coordinamento fra l’Ufficio per le nazionalità e il suo omologo in Croazia. Slovenia e Croazia hanno infatti un accordo affinché le istituzioni comuni vengano finanziate con un rapporto di 20 a 80. Noi però non sappiamo quanti mezzi stanzi complessivamente la Croazia per queste istituzioni. Abbiamo cercato di ottenere il dato, ma per ora non abbiamo avuto risposta. Conoscerlo è importante perché l’ultimo accordo fra le parti è stato raggiunto ormai molti anni fa e se la Croazia ha fatto molti aumenti dovrebbe farne altrettanti, in proporzione, anche la Slovenia”, ha affermato il deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento di Lubiana, che ha espresso la volontà di impegnrsi per aumentare ancora i mezzi riservati a questa voce.

Emittenti capodistriane

L’ultimo punto importante di questa decisione attinente alla Finanziaria riguarda TV e Radio Capodistria. “Siamo una piccola realtà all’interno della Televisione di Slovenia e pertanto il divieto di nuove assunzioni, fino al 2018, aveva portato a un taglio del personale del 25 per cento. Siamo riusciti a bloccare questi tagli, reintroducendo le nuove assunzioni per i giornalisti che andavano in pensione e a partire da quest’anno siamo riusciti a far riprendere le assunzioni anche per l’apparato amministrativo e per i tecnici. La novità è che a partire dal 2024 ci saranno delle assunzioni in più rispetto ai pensionamenti, il che ci permetterà di riprendere il percorso di crescita e di garantire la qualità dei servizi”, ha concluso il deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento di Lubiana.

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