Sono 3.450 i tamponi risultati positivi al coronavirus, su 7.722 prelevati, cioè il 44,7 per cento. Il numero dei casi positivi scoperti nelle ultime 24 ore è il maggiore dall’inizio della pandemia, anche se la percentuale di positività è minore rispetto ai giorni scorsi. Per il momento il governo non ha intenzione di procedere con il lockdown totale. L’Istituto nazionale per la salute pubblica ha confermato quest’impennata, rilevando che il record precedente era stato raggiunto il 5 gennaio di quest’anno, quando i nuovi infetti erano stati 3.428.
Il direttore dell’Istituto nazionale per la salute pubblica, Milan Krek, ha affermato che la situazione epidemiologica si sta inasprendo e che, come da previsione, il picco della quarta ondata della pandemia dovrebbe essere raggiunto a metà novembre; poi il numero dei nuovi casi dovrebbe iniziare a scendere.
Dagli ultimi dati diffusi dall’Istituto nazionale per la salute pubblica risulta che la media settimanale delle infezioni quotidiane è salita a 2.234, mentre l’incidenza nell’arco di 14 giorni è di 1.393 casi su centomila abitanti. Negli ospedali sono ricoverati 670 pazienti con Covid, dei quali 159 si trovano in terapia intensiva. Nel frattempo, il numero delle persone vaccinate è aumentato di pochissimo: ha raggiunto appena il 53,1 per cento della popolazione totale.
Gli epidemiologi hanno proposto al governo di procedere con un lockdown completo di dieci giorni per cercare di fermare la diffusione del coronavirus. L’Esecutivo dovrebbe prendere una decisione sul da farsi all’odierna riunione. Tutto lascia ritenere che i ministri non opteranno per una chiusura completa, bensì per provvedimenti mirati quali controlli più rigorosi sull’utilizzo dei green pass, una riduzione dell’orario di lavoro degli esercizi di ristorazione, lo smartworking per una parte del pubblico impiego, limitazioni degli assembramenti e altre restrizioni di questo tipo.