Radin a Pola: «Esperienza e forza vitale»

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Radin a Pola: «Esperienza e forza vitale»
Foto Arletta Fonio Grubiša

Furio Radin, affiancato dal suo sostituto Marin Corva, nella corsa per il seggio riservato agli italiani nel Parlamento croato, ha scelto stasera, lunedì 15 aprile, la Comunità degli Italiani di Pola, quale sede dell’ultimo incontro con i connazionali aventi diritto di voto, poco prima dello scattare del silenzio elettorale. Le prospettive e le sfide che attendono l’etnia, e soprattutto la necessità di conservare ben saldi e rinforzati i diritti acquisiti e mantenere l’unitarietà degli intenti della CNI, sono state ricollocate al centro dell’attenzione, per invitare ancora una volta l’elettorato a partecipare alla consultazione elettorale ed a esercitare il voto etnico, ovvero a compiere la propria scelta a favore del seggio specifico esprimendo appoggio al sodalizio politico tra Radin e Corva. Il perché di questa opzione, secondo i candidati alle parlamentari, viene individuata nel nome della garanzia insita nel connubio tra due prerogative essenziali con cui poter rappresentare gli italiani di Croazia al Sabor e battersi per le loro istanze: l’esperienza lunga (di Radin) e la vitalità giovanile (di Corva) indispensabili allo scopo di condurre la CNI lungo un cammino in salita, possibilmente quanto più smussato dagli ostacoli e scevro dalle difficoltà che potrebbero mettere in crisi il delicato tessuto e posizionamento di una minoranza etnica nel contesto socio-politico di maggioranza. D’altra parte il contributo che il seggio specifico può conferire alla stabilità della CNI, delle sue strutture – UI in primis – enti ed istituzioni all’interno della scena politica nazionale, viene ritenuto oltremodo determinante dall’aspetto del mantenimento dei diritti e delle risorse strategiche per il funzionamento futuro della CNI. Al fitto pubblico di polesani, Radin e Corva hanno alternato l’idioma istroveneto e la parlata in “cichera” al fine di esprimere tutto l’orgoglio dell’appartenenza CNI, familiarizzare con gli astanti e trasmettere in maniera diretta i vantaggi di un programma elettorale che, parole di Corva “non ha bisogno di fare promesse” ma che si convalida già efficace, sulla scia dei traguardi già raggiunti, dei risultati tangibili di grandi risorse finanziarie ottenute a beneficio della comunità intera, grazie tra l’altro ad un costante ed indefesso impegno politico. Consci del fatto che nulla è dato per scontato in previsione del fatto che il dopo elezioni genererà a Zagabria una situazione politica prevedibilmente confusa, Radin ha dato ad intendere quanto sarà importante muoversi con molta esperienza e forza vitale per continuare a imprimere risorse ai nostri valori – bilinguismo, scuole, istituzioni, identità, condivisione intergenerazionale, unitarietà, uniformità di trattamento. L’appello di Radin è tale di votare a favore della stabilità e della sicurezza in un momento che tale non è, richiedere la scheda “per gli italiani” perché questo, nonostante le divergenze, “significa che ci vogliamo ancora bene tra di noi. Viva noi”. Così il messaggio lanciato alla vigilia delle elezioni, dopo aver esposto i punti chiave del programma Radin-Corva per la serata che è stata anche salutata da un repertorio tutto polesano delle corali della Lino Mariani e dalla presidente della CI, Tamara Brussich.

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