Raccolta di firme per bocciare l’euro

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Raccolta di firme per bocciare l’euro

Siete contenti dell’ormai imminente introduzione dell’euro come moneta ufficiale in Croazia? Oppure vorreste opporvi a questa decisione? Ebbene fra poco potreste venir chiamati a dire la vostra su questo argomento. Domenica 24 ottobre inizia infatti la raccolta firme per indire un referendum sull’introduzione dell’euro, promosso dai Sovranisti croati che, manco a dirlo, organizzano tutto questo con l’idea di bloccare l’avvento dell’euro e salvare la kuna. Hanno tempo due settimane per raccogliere le firme degli elettori. In base alla Costituzione affinché il referendum si faccia servono le firme di almeno il 10 per cento degli elettori, che in Croazia significa qualcosa fra le 370 e le 390mila firme. Per farlo saranno a disposizione 250 punti di raccolta, con 50mila liste.
Il quesito referendario sarebbe: “Siete a favore che nella Costituzione venga introdotta una direttiva che dica: La moneta usata nella Repubblica di Croazia è la kuna, che si divide in centinaia in lipe. La decisione di cambiare moneta nella Repubblica di Croazia viene presa dagli elettori per il tramite del referendum”.
Stando così le cose questo non sarebbe un vero e proprio referendum sull’euro, in quanto allo stato attuale non è possibile organizzarne uno, bensì un referendum costituzionale, dove però tutti saprebbero sin da subito qual è il suo vero obiettivo e che cosa implicherebbe un’eventuale vittoria del sì. Evidentemente i promotori della consultazione hanno analizzato bene la legislazione vigente e hanno cercato di aggirare con l’escamotage del referendum sulla moldifica costituzionale una bocciatura dell’iniziativa da parte della Corte costituzionale. Se la “trovata” sia valida lo decideranno pur sempre i giudici.

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