Mons. Mate Uzinić: «Le vittime di pedofilia denuncino i soprusi»

0
Mons. Mate Uzinić: «Le vittime di pedofilia denuncino i soprusi»
L’arcivescovo e metropolita di Fiume, mons. Mate Uzinić. Foto: Željko Jerneić

L’arcivescovo e metropolita di Fiume, mons. Mate Uzinić, ha partecipato oggi, 11 giugno alla trasmissione televisiva “Nedjeljom u dva” (La domenica alle due) per parlare dei temi di attualità più scottanti legati alla religione, come ad esempio il problema dei preti pedofili. Uzinić, come rilevato, è considerato uno degli arcivescovi più liberali in Croazia, nonché l’unico ad aver affrontato di petto il problema della pedofilia tra le file della Chiesa. Il prelato ha spiegato che quello della pedofilia è stato un tema da lui incontrato per la prima volta quando si iniziò a parlare dei casi riscontrati negli Stati Uniti, aggiungendo che all’inizio stentava a credere che potessero esistere persone in grado di abusare della loro posizione in seno alla chiesa.
”Avevo sentito delle voci a riguardo già prima di assumere le redini dell’Arcidiocesi fiumana – ha ammesso –, ma non mi ero mai imbattuto in prove concrete, fino al momento quando ho avuto accesso alla documentazione degli archivi segreti. La prima lettura della testimonianza di un accusato, in relazione a ciò che avveniva a bambini tra i 6 e i 13 anni d’età per me è stata assolutamente scioccante e ho provato un profondo senso di vergogna. Ho subito compreso che è mio dovere informare di tutto ciò non solo la Santa Sede, ma anche l’opinione pubblica”.
Uzinić ha aggiunto anche di non poter concepire come qualcuno possa scegliere la via del peccato e del male in un modo così infimo, facendo del male ai bambini, proprio a coloro che hanno maggiore bisogno di protezione. Secondo l’arcivescovo la grande crisi della Chiesa cattolica è scaturita proprio dal desiderio di proteggere tutti, ovvero l’istituzione in primo luogo, perché in tal modo sono stati protetti anche coloro che hanno fatto del male.
Uzinić ha commentato pure il fatto di aver pianto alla conferenza stampa nella quale sono state rivelate tali vicende e ha detto che avrebbe preferito non lasciarsi travolgere dalle emozioni perché la perdita del controllo in pubblico lo ha messo a disagio. La reazione di alcuni vescovi, ha aggiunto, al fatto che siano stati resi pubblici i nomi dei preti pedofili è stata negativa, ma secondo mons. Uzinić questo era l’unico modo per arginare le critiche e i pettegolezzi a riguardo.
Uzinić è stato accusato di essere un “vescovo rosso”, ma se ciò vuol dire seguire le linee guida di Papa Francesco, aiutare e rispettare i migranti e considerare tutti fratelli e sorelle, allora passi pure l’appellativo di sinistra. “Dobbiamo parlare della tutela della vita dal concepimento alla morte naturale, però allora tale vita include anche i migranti, le persone morenti e quelle afflitte da demenza”. Uzinić ha sottolineato che anche se Fiume è una “città rossa”, non bisogna dimenticare che è anche la città di San Vito martire e il colore del martirio è il rosso. Però la sua convinzione è che in quanto arcivescovo non debba schierarsi politicamente a destra o a sinistra, perché in quel caso viene meno al suo ruolo di pastore.
Quando gli è stato chiesto durante la trasmissione se la pedofilia possa essere una conseguenza del celibato, mons. Mate Uzinić ha negato il nesso, spiegando che, secondo alcune ricerche, l’attrazione verso il sesso opposto o l’omosessualità non sono correlate con l’interesse sessuale nei confronti dei minori. Il celibato, reputa l’arcivescovo, dovrebbe rimanere, però dovrebbe essere una scelta personale: “Dobbiamo discutere se il celibato in futuro sia sostenibile”.
”Penso che le vittime di casi di pedofilia dovrebbero denunciare i soprusi perché in questo modo aiutano pure coloro che forse subiranno gli stessi abusi – ha continuato –. L’importante è smascherare i pedofili, anche se ciò volesse dire sporgere denuncia in un’altra parrocchia o Arcivescovado. Se chi compie abusi viene sospeso dal servizio, ma le vittime non ottengono un risarcimento e il supporto necessario, allora esse rimangono tali. I pedofili devono rispondere per ogni singola vittima davanti alla legge, anche prima che le accuse vengano confermate dalle indagini canoniche”, ha concluso.
Sempre in tema di attualità Uzinić ha commentato il fenomeno degli uomini che pregano in piazza, spiegando che si tratta di una moda importata con forti connotazioni politiche. Secondo lui la Chiesa dovrebbe prendere le distanze da questi gruppi che abusano della fede e rimanere politicamente neutrale. Parlando del Gay Pride, Uzinić ha spiegato che non se la sente di commentarlo, perché ciò non fa parte della sua comunità, rilevando però che rispetta tutte le altre comunità. Per quanto concerne l’aborto l’arcivescovo e metropolita di Fiume ha sottolineato che il divieto dell’interruzione della gravidanza non farebbe altro che far aumentare il numero degli interventi legali: l’unica soluzione è l’evangelizzazione.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display