Milanović: «Il Papa è sempre il benvenuto in Croazia»

Il Presidente della Repubblica Zoran Milanović accolto in udienza in Vaticano da Francesco

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Milanović: «Il Papa è sempre il benvenuto in Croazia»

Il Santo Padre Francesco ha ricevuto ieri in udienza il Presidente della Repubblica di Croazia, Zoran Milanović, il quale ha successivamente incontrato Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei cordiali colloqui, sono stati espressi apprezzamento per i buoni rapporti bilaterali esistenti e l’intenzione di sviluppare ulteriormente la collaborazione. Inoltre, si è parlato di diverse tematiche di carattere internazionale e regionale, tra le quali la situazione del popolo croato in Bosnia ed Erzegovina. Fin qui il comunicato della Santa Sede sull’incontro tra Papa Francesco e il Presidente Zoran Milanović, che è stato accompagnato nella sua visita alla Santa sede dalla consorte Sanja Musić Milanović. Dopo l’udienza il Capo dello Stato ha confermato che uno dei punti chiave del colloquio è stata la situazione in Bosnia ed Erzegovina. “Fino a quando i croati insistono che non venga tolto loro il diritto di scegliere il proprio rappresentante e si rivolgono a Sarajevo, siate felici. Ci sarà da tremare quando i croati volgeranno lo sguardo via da Sarajevo e diranno che questo a loro interessa”, ha sottolineato Zoran Milanović, che ha rivelato pure di aver invitato il Pontefice a visitare la Croazia. “Non sono sicuro che il Papa, che ha già oltre 80 anni, debba essere un globetrotter, però è chiaramente il benvenuto in Croazia. Qual è stato il messaggio che il Pontefice mi ha rivolto? Non posso svelarlo, è una questione troppo intima”, ha dichiarato il Presidente.
Tra scienza e atti arbitrari
Zoran Milanović ha commentato pure le diatribe sull’estensione dell’utilizzo dei green pass e le critiche formulate a proposito dalla Conferenza episcopale croata. “Non vedo nulla di controverso in quello che hanno scritto i vescovi”, ha affermato il Presidente, che è tornato a distanziarsi dalle nuove misure antiepidemiche decise dalla Task force. “Ho invitato i cittadini a vaccinarsi, ma i cittadini hanno anche il diritto di difendersi dagli arbitri. Dov’è qui il Tribunale per i diritti umani? In Austria oggi impediscono ai non vaccinati di uscire da casa. Che cos’è questo, è davvero qualcosa che ha a che fare con la scienza?”, ha dichiarato ancora il Capo dello Stato che comunque si è detto d’accordo con la valutazione del Santo Padre, secondo la quale la vaccinazione “è un atto d’amore verso sé stessi”.
Cosa Nostra e ‘Ndrangheta
Zoran Milanović è anche tornato sul braccio di ferro con il ministro della Difesa, Mario Banožić, e con il premier Andrej Plenković, rilevando che tutto quello che il presidente del governo fa ha un unico obiettivo: fare le valigie e accasarsi a Bruxelles. Secondo il Capo dello Stato siamo in presenza di un attacco di bassa lega del potere esecutivo nei confronti delle prerogative costituzionali del comandante supremo delle Forze armate. Al ministro della Difesa Milanović ha lanciato un messaggio colorito: “Cerchi i suoi sponsor dalle parti di Cosa Nostra, della ‘Ndrangheta, dei ragazzi di Knežija e via discorrendo”.

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