Milanović attacca: «Plenković, un bugiardo lacchè di Von der Leyen»

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Milanović attacca: «Plenković, un bugiardo lacchè di Von der Leyen»
Il presidente della Repubblica, Zoran Milanović. Foto: Goran Stanzl/PIXSELL

Il presidente della Repubblica, Zoran Milanović, ha emesso oggi, martedì 20 febbraio, un comunicato, prendendo di mira quella che afferma essere la “vera eredità” di Andrej Plenković.

“Prima di fuggire dalle domande dei giornalisti su Ivan Turudić alla conferenza stampa di lunedì, un visibilmente nervoso Andrej Plenković, ha nuovamente inventato nemici interni ed esterni della Croazia, parlando di ‘eccessi del presidente della Repubblica al di fuori delle sue competenze’ e mentendo affermando che capo dello Stato non lo aveva informato tempestivamente sulle informazioni di sicurezza per la nomina di Turudić a procuratore generale. E dopo tutte queste bugie, ha avuto il coraggio di parlare di taciare il sottoscritto di primitivismo e volgarità”.

Il premier è il “principale protettore dei criminali e della corruzione”, il primo e unico primo ministro nella storia della Repubblica di Croazia ad “occupare politicamente la Procura di Stato”. “Per proteggere sé stesso, AP, e la sua stretta cerchia di partito da possibili perseguimenti penali, ha ideato e messo in scena una farsa ‘democratica’ e ha imposto Ivan Turudić come capo del Dorh prima delle elezioni parlamentari”, ha sottolineato Milanović.  Con questa “operazione Turudić, vuole nascondere o cancellare tutte le tracce di corruzione, criminalità e favoritismo politico che conducono ai suoi ex e attuali funzionari di governo e del partito”.

Il presidente ha poi menzionato la legge chiamata Lex AP, con la quale si vuole vietare ai giornalisti di diffondere notizie e informazioni riguardanti i processi in corso. “Con l’approvazione della Lex AP, Plenković mette nelle mani di Turudić anche uno strumento legale con cui intende infondere il terrore nei cittadini. La Croazia con Plenković è diventato un Paese corrotto come non mai, e l’impensabile è diventato realtà: un amico e sostenitore dei criminali, Turudić, è stato incaricato di combattere la criminalità”.

Plenković “è un bugiardo. Dalla prima menzogna – quella di voler cambiare l’HDZ per cambiare la Croazia – Plenković è arrivato a mentire sfacciatamente alla gente. Al mattino dice di aver richiesto un controllo di sicurezza su Turudić, nel pomeriggio dice di non averlo fatto perché non poteva. Mente esattamente come Turudić quando davanti alle telecamere afferma di non aver incontrato Mamić, solo un’ora dopo essere stato con lui in auto. Mentire è diventata la politica ufficiale del suo governo, i cui membri devono ripetere le bugie di Plenković, calpestando la propria dignità”, ha proseguito il presidente.

Andrej Plenković “è un manipolatore presuntuoso” che utilizza lo Stato per la sua personale promozione. In otto anni di governo, “non c’è stata” una sola decisione che abbia preso senza aver prima valutato il suo interesse. “Nutrendosi oggi delle direttive di Bruxelles come faceva una volta con i croissant, è disposto a mettere sotto il tappeto gli interessi nazionali croati solo perché il suo nome rimanga nel novero dei candidati alle poltrone europee. Non ha mai osato alzare la voce a Bruxelles in difesa degli interessi veri del popolo croato in Bosnia ed Erzegovina e, sostanzialmente, degli interessi della Croazia, perché riserva la sua audacia politica per l’uso domestico”, ha ribadito il capo dello Stato. “Osa misurare i sentimenti nazionali dei suoi oppositori politici, anche se ha rivelato il suo sentimento nazionale solo quando gli sono mancate altre qualifiche per la carriera politica. E i suoi sentimenti nazionali diventano irrilevanti non appena attraversa il confine, allora batte ogni record europeo di corsa tra le braccia di Ursula von der Leyen, solo per poter portare con orgoglio l’etichetta di lacchè di Ursula”.

Poi un commento sul fatto che il premier abbia definito la protesta dell’opposizione sabato scorso a Zagabria come filo-russa. “Attacca in modo subdolo i deputati del popolo croato che hanno difeso le leggi e la Costituzione croate dalla sua arbitrarietà, etichettandoli come filo-russi, lui che ha consegnato la più grande società croata proprio ai russi”.

Andrej Plenković “ha legalizzato il commercio politico” e ha trasformato la politica statale croata in una “fiera di interessi personali. Ha conquistato e mantiene il potere solo grazie al sostegno di facili ‘imprenditori etnici’ al Sabor, e con il loro aiuto attacca istituzioni indipendenti dello Stato e le trasforma sistematicamente in un servizio del suo partito. Alle rare istituzioni rimaste al di fuori della sua portata, come l’ufficio della Procura europea, minaccia di porre fine o le discredita con arroganti bugie, come l’ha fatto con la Corte Suprema”, ha concluso la nota del presidente della Repubblica.

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