Lisignano, abusivismo edilizio. Appello bipartisan: «Mandateci le ruspe»

Tutti i componenti del Consiglio comunale hanno firmato una lettera indirizzata a ministeri e ispettorati

0
Lisignano, abusivismo edilizio. Appello bipartisan: «Mandateci le ruspe»
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Lisignano (piccolo comune a sud-est di Pola) ne ha abbastanza dell’abusivismo edilizio che sembra soffocare ogni speranza per l’ente locale di pianificare, amministrare e curare il territorio. Che il fenomeno abbia raggiunto un livello d’espansione oltre i limiti della sopportabilità lo prova il fatto che tutti i partiti politici con rappresentanti in seno al Consiglio comunale hanno gettato la spugna del confronto reciproco per indossare invece la maglietta condivisa della causa comune. “Stimati ministri – hanno scritto e firmato i consiglieri della Dieta Democratica Istriana (IDS-DDI), del Partito socialdemocratico (SDP), della Comunità Democratica Croata (HDZ) e del Partito Istriano dei pensionati (ISU) – mandateci le ruspe”. L’appello – chiarissimo – è stato inviato in forma scritta, ufficiale a tre ministeri distinti nel tentativo di amplificare il messaggio: al Ministero della Pianificazione ambientale, dell’Edilizia e del Demanio, al Ministero dell’Agricoltura e al Ministero dell’Economia e delle Sviluppo sostenibile. E non basta ancora, per lo stesso motivo (dare enfasi all’SOS) i consiglieri riuniti hanno esteso l’elenco dei destinatari del messaggio anche all’Ispettorato generale della Repubblica e alle commisioni parlamentari competenti: Pianificazione ambientale ed Edilizia, Agricoltura e Tutela ambientale.

Questo è quanto si legge nella comunicazione dei consiglieri che lo stesso sindaco Marko Ravnić ha reso pubblico tramite i social network: “L’abusivismo edilizio è un problema scottante per il litorale e nel nostro Comune dilaga a macchia d’olio. Abbattere le costruzioni abusive e riportare l’ordine sul territorio è il primo passo che è necessario compiere se si vuole porre un freno alla loro espansione, senonché tutte le ingerenze in materia sono nelle vostre mani e non siamo sprovvisti di mezzi e autorità per agire. Siamo qui a prescindere dalle preferenze politiche per una causa comune: l’appello a voi che avete la legittimazione normativa di applicare la legge. È davvero frustrante stare con le mani in mano a guardare come la pratica dell’abusivismo diffonda il caos, vanificando ogni pianificazione ambientale e ogni possibilità di sviluppo ai danni di tutti i cittadini onesti che ancora rispettano le leggi e i regolamenti”.

“Il Comune di Lisignano – recita ancora la missiva – ha regolarmente provveduto a denunciare ogni abuso all’Ispettorato, inviando solleciti su solleciti. Per illustrare le conseguenze disastrose dell’abusivismo e la vastità del territorio compromesso, abbiamo creato anche un sito Internet (https://bespravnagradnja.hr). Insomma, è tempo di agire senza compromessi nel rispetto delle leggi. Inviate a Lisignano tutte le ruspe disponibili, a decine, perché avranno da lavorare tutto l’inverno. Il numero delle costruzioni abusive supera le mille unità mentre finora ne sono state abbattute solo alcune. Un’operazione di demolizione a tappeto sarebbe l’unico messaggio chiaro e comprensibile per gli abusivi che l’illegalità non sarà più tollerata. E anche questo sarebbe solo il primo passo da compiere. Il prossimo dovrebbe essere quello di predisporre punizioni draconiane che scoraggino ogni nuovo tentativo di abuso sul nascere. E non basterà nemmeno questo, perché per mantenere il territorio ‘pulito’ sarà assolutamente necessaria una manovra di decentramento dell’Ispettorato all’edilizia affinché gli uffici rispondano direttamente agli enti locali e regionali dove l’abusivismo regna sovrano.” Così si chiude l’appello dei consiglieri e di Marko Ravnić, sindaco del Comune di Lisignano, località di mare istriana tra le più colpite dall’abusivismo edilizio con Peroi, Dignano e altre.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display