Il comune di Legrad, circa 120 km a nord-est di Zagabria, vende ormai da cinque anni gli immobili a 30 centesimi di euro (1 kuna). Tale politica demografica ha iniziato a mostrare risultati positivi, come evidenziato anche dalla necessità di espandere il locale asilo. Per questo motivo Legrad continuerà a portare avanti questo progetto e a breve metterà sul mercato diverse altre case.

Il sindaco del comune, Ivan Sabolić, ha dichiarato all’agenzia di stampa Hina che si tratta di un recupero demografico pianificato a lungo termine, poiché in quella pittoresca zona lungo il fiume Drava, la mortalità supera ancora la natalità.

Tuttavia, tale tendenza negativa sta rallentando poiché le giovani famiglie rimangono a Legrad e ne arrivano anche da altre regioni. Sabolić ha fatto l’esempio di una famiglia che si è trasferita da Pola.

Il primo cittadino di Legrad sottolinea che, oltre alle case vendute “al prezzo di un chewing-gum”, vendono anche terreni edificabili, ma c’è meno interesse per questi rispetto alle case adatte per la ristrutturazione.

Il requisito per l’acquisto di una casa o di un terreno edificabile è che si tratti di una coppia sposata o convivente con meno di 45 anni d’età, che non ha precedenti penali e che non ha ancora risolto il problema della casa. Gli interessati ottengono ulteriori punti se svolgono una professione precaria e hanno figli a carico.

Finora, una cinquantina di famiglie ha usufruito delle misure di vendita agevolata di case e terreni, così come del finanziamento per la ristrutturazione delle case, e grazie a questo a Legrad sono rimaste a vivere o si sono trasferite 120 persone.

Sabolić annuncia che il comune continuerà a vendere case per 30 centesimi e attualmente è in corso la valutazione di diversi immobili, dopodiché verrà presa una decisione sulla loro vendita. “Spero che presto annunceremo un bando per la vendita di immobili e confido che anche questa volta non mancherà l’interesse per l’acquisto”, conclude Sabolić.

Il sindaco di Legrad fa appello agli altri comuni e città affinché migliorino la situazione demografica della Croazia attraverso una simile politica abitativa, poiché insieme al lavoro, possedere una casa o un appartamento “è una delle priorità per le famiglie”.