La Croazia è tra le mete più prenotate sul web

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La Croazia è tra le mete più prenotate sul web
La spiaggia Banje, a Ragusa (Dubrovnik)

La Croazia è tra le mete europee preferite per le prenotazioni online dell’alloggio turistico. Lo conferma l’Eurostat che riporta come nei primi 9 mesi del 2023 nell’Ue i turisti che si sono affidati alle piattaforme digitali per trovare una sistemazione hanno riservato in totale ben 546,2 milioni di pernottamenti, che equivalgono al 12% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

Le prenotazioni online hanno registrato un balzo in confronto al 2022, ma sono state maggiori del 29% anche rispetto al 2019, anno che ha preceduto le restrizioni dovute al Covid-19.

I siti più gettonati per prenotare un alloggio online sono Airbnb, Booking, Expedia e TripAdvisor, tanto che, nei tre mesi estivi, gli alloggi bloccati tramite web sono stati il 56,6% di quelli complessivi, con un incremento del 13,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I dati Eurostat evidenziano che la Croazia si trova tra le prime 5 destinazioni europee per prenotazioni online nel secondo trimestre, con ben 25 milioni di pernottamenti in alloggi presi in affitto per brevi periodi. Il Paese si piazza in quarta posizione a livello europeo, soprattutto grazie all’interesse da parte dei vacanzieri di soggiornare lungo la costa adriatica.

A dominare la classifica stillata dall’ufficio statistico europeo è la Francia con il 65,4 pernottamenti (+7,4%), seguita dalla Spagna, dove le piattaforme online hanno registrato 56 milioni di notti riservate (+12,7%) e dall’Italia con 48 milioni (+16%).

La Grecia si posiziona quinta, dietro alla Croazia, con 22,8 milioni di pernottamenti online, distinguendosi come il Paese che ha realizzato una maggiore crescita nelle prime 5 posizioni, equivalente al 17,2%.

La prenotazione online è, però, anche una delle cause principali dell’aumento dei costi degli alloggi per brevi periodi a scopi turistici; tendenza ormai diffusa in tutta Europa. La Croazia non è da meno. Infatti, nel secondo trimestre dell’anno scorso gli immobili sono rincarati del 10,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando così il più grande aumento all’interno dei Paesi dell’Ue.

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