Slovenia. Il Covid irrompe negli ospedali

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Slovenia. Il Covid irrompe negli ospedali

La diffusione della variante omicron ha creato grande apprensione nel sistema sanitario sloveno, soprattutto negli ospedali, dove se il personale sanitario lo dovesse contrarre, i pazienti potrebbero essere privati delle cure necessarie. L’infezione però ha già bussato alle porte dell’ospedale generale di Jesenice, di quelli in alcuni centri minori e, oggi, è stato confermato anche nel personale del CCO di Maribor, uno dei più grandi in Slovenia, dove 17 dipendenti sono finiti in isolamento e ulteriori 25 in quarantena per contatti a rischio.
La situazione non è rosea nemmeno nel sistema scolastico. Infatti, ben 30mila tra alunni delle elementari e delle medie sono a casa, sia per aver contratto la malattia, sia per aver avuto contatti a rischio. Il protocollo inerente alle modalità di insegnamento è stato da poco cambiato, per cui, se il livello di infezione dovesse aumentare, un gran numero di scuole potrebbe passare all’insegnamento online.
Il Ministero della Salute ha reso noto che nelle ultime 24 ore su 13.335 tamponi prelevati sono risultati positivi 6.855, cioè il 51,4 per cento. Si tratta di una leggera diminuzione dei casi rispetto al record del giorno precedente (7.420), però costituisce un aumento di più di 3mila casi se confrontato ai dati di una settimana fa. Gli epidemiologi, dunque, ritengono che la situazione sia molto seria.
Il governo ha indetto una campagna di vaccinazione di massa, sperando così di innalzare la soglia del 57 per cento delle persone cui sono state inoculate le dosi primarie del siero. La campagna è iniziata oggi e durerà fino a sabato, nei consueti Centri, ma anche negli ospedali Covid e nei punti in cui saranno organizzati i team mobili. I cittadini potranno vaccinarsi con la prima, la seconda o la dose booster e i sieri usati saranno quelli prodotti da Pfizer-BioNTech e da Moderna.

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