La manovra approvata dal Sabor. Aumentano i fondi per le etnie

I fondi per le attività culturali delle minoranze nazionali dovrebbero aumentare quest’anno di quasi il 20 per cento. Vi saranno maggiori risorse anche per le paghe e le pensioni

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La manovra approvata dal Sabor. Aumentano i fondi per le etnie
Il Parlamento croato

Il Parlamento di Zagabria ha approvato con 77 voti a favore e 41 contrari la manovra finanziaria per il 2023 con le proiezioni per il 2024 e il 2025.
I deputati della maggioranza hanno respinto, inoltre, i quasi 190 emendamenti presentati dall’opposizione. La proposta del governo è stata dunque pienamente accolta, con la maggioranza di cui fanno parte anche i deputati delle minoranze nazionali che si è dimostrata compatta. Nell’ambito della manovra non è mancato un occhio di riguardo per le Comunità nazionali: i fondi per le attività culturali delle etnie dovrebbero infatti aumentare di quasi il 20 per cento.
Nell’insieme le entrate dello Stato sono destinate ad aumentare di 1,1 miliardi rispetto al bilancio originale, mentre le spese saliranno di 1,2 miliardi di euro. La manovra si è resa necessaria a causa dell’aumento degli stanziamenti per la ricostruzione dopo il terremoto, per i salari, le pensioni, gli agricoltori e i pacchetti di aiuti antinflazione per i cittadini e l’economia. Il governo ha anche rivisto la proiezione della crescita economica per quest’anno che passa dallo 0,7 al 2,8 p.c., mentre la quota del debito pubblico rispetto al PIL dovrebbe raggiungere il 60,7 p.c. alla fine dell’anno.
Critiche dall’opposizione
Con 77 voti a favore e 48 contrari il Sabor ha anche approvato la relazione annuale sull’operato del governo presentata dal premier Andrej Plenković, fortemente contestata in aula dall’opposizione. Nella sua relazione il premier ha elencato i successi conseguiti dall’esecutivo, rilevando che l’obiettivo è di elevare entro il 2028 la paga minima a oltre 800 euro, mentre lo stipendio medio dovrebbe superare i 1.600 euro. L’opposizione si è sbizzarrita in fatto di critiche, rilevando tra l’altro che a causa dell’incapacità della Croazia di difendere i confini esterni dell’UE è stato sospeso Schengen, mentre alla luce del ritardo nell’acquisto di aviogetti militari i cieli croati saranno controllati per un anno da caccia italiani e ungheresi.
HOS e Vukovar
Il Sabor ha rigettato pure l’iniziativa del Most per istituire una commissione d’inchiesta sull’operato del comando della Protezione civile durante la pandemia, ovvero sulle controverse misure per contrastare il Covid-19. Infine dalle file dell’opposizione di sinistra, ma anche della maggioranza di centrodestra è stato criticato duramente l’annuncio del sindaco di Vukovar, Ivan Penava, il quale ha detto che il Corteo del ricordo quest’anno sarà dedicato all’HOS (le Forze di difesa croate) e che chiunque non lo rispetti è meglio che non venga nella città danubiana. Penava è stato accusato di politicizzare il martirio di Vukovar.
Una tragedia da non privatizzare
Il premier Andrej Plenković ha dichiarato che quella di Penava è una provocazione e che il sindaco non ha il diritto di privatizzare la tragedia della città danubiana, ovvero il Giorno del ricordo del martirio di Vukovar e Škabrnja. La questione è chiara – ha sottolineato ancora il premier – quello che è stato presentato senza previe consultazioni con il Ministero dei Difensori e gli altri fattori interessati, è il programma della Città di Vukovar. La prossima settimana a occuparsi delle celebrazioni ufficiali sarà il Consiglio per l’omaggio patriottico, la pace e lo sviluppo presieduto dal vicepremier Tomo Medved. Il primo ministro ha ricordato infine che è il governo a a finanziare le celebrazioni.

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