La Galeb sarà un ristorante-ostello e ormeggiato in Molo Longo

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La Galeb sarà un ristorante-ostello e ormeggiato in Molo Longo
La nave Galeb si trova nel cantiere Dalmont di Kraljevica. Foto: IVOR HRELJANOVIC

Da museo a ristorante-ostello. Il Galeb, la nave diventata famosa per essere stata la residenza marittima del Maresciallo Tito, sarà dunque trasformata in una struttura alberghiero-turistica. Lo si evince dal fatto che la Città di Fiume ha bandito il concorso per l’affitto degli spazi esterni ed interni della nave attualmente in fase di ristrutturazione al cantiere navale di Kraljevica, a circa 20 km a sud di Fiume. Saranno dati in affitto 700 metri quadrati per l’attività di ristrutturazione e altri 400 per l’ostello. La durata del contratto sarà di 30 anni e il prezzo di 11,2 euro/m2.

La Galeb sarà ormeggiata in Molo Longo, vicino alle gru, “si spera quanto prima”, ha detto il sindaco Filipović.

L’imbarcazione è stata costruita col nome di Ramb e ha visto il suo varo nel 1938 nel cantiere Ansaldo di Genova.
Doveva venire usata per il trasporto di frutta esotica in Europa, ma presto, all’inizio della Seconda guerra mondiale, è stata trasformata in un incrociatore della Marina militare italiana. Dopo la capitolazione dell’Italia la nave è stata confiscata dai Tedeschi, che l’hanno trasformata in affondamine col nome di Kiebitz.
Nel novembre del 1944 nel bombardamento del porto fiumano fu affondata dagli aerei dell’esercito alleato e trascorse tre anni sul fondo del mare. Fu estratta dalla ditta spalatina Brodospas e spostata nel cantiere navale Uljanik – Scoglio olivi di Pola, dove fu smontata e rimontata. Dopo la ricostruzione le fu dato il nome di Galeb e divenne una nave-scuola della Marina militare jugoslava.
La sua fama è dovuta, però, soprattutto al fatto che è stata la residenza marittima di Josip Broz Tito durante i suoi viaggi di Stato per tutto il mondo, diventando, dunque, una sorta di simbolo dell’ex Jugoslavia nel Movimento dei non allineati. Dopo la morte del Maresciallo la nave rimase nella Marina militare jugoslava e negli anni Novanta fu venduta a un possidente navale greco, che la portò nel cantiere Viktor Lenac per farne uno yacht. Ciò, però, non avvenne. Il Ministero della Cultura la proclamò bene culturale nel 2006 e la Città di Fiume l’acquistò. In occasione di Fiume CEC 2020 iniziarono i lavori per trasformarla in un museo galleggiante.

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