Giovanni del trio «Aldo, Giovanni e Giacomo» scopre l’Istria

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Giovanni del trio «Aldo, Giovanni e Giacomo» scopre l’Istria
Monica Nannetti e Giovanni Storti. Foto Denis Visintin

L’Istria seduce molte persone, tra cui pure personaggi famosi, attratti dalla bellezza del suo paesaggio, dalla gustosa gastronomia, dai suoi vini e dall’olio d’oliva. Negli ulimi giorni la nostra penisola ha affascinato anche Giovanni Storti, il noto comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, tuttora popolare nel Belpaese, con numerosi fan anche dalle nostre parti. Giovanni è giunto in Istria assieme alla moglie Annita Casolo e alla sua blogger Monica Nannetti. Qui hanno percorso in bici il tracciato della Parenzana che attraversa il Buiese e il Parentino. Oltre che dal paesaggio, i graditi ospiti sono stati subito colpiti dalla cordialità della gente e dalla loro conoscenza della lingua e della cultura italiana, come pure dalle insegne stradali bilingui. Dopo una prima tappa a Volpia, il loro itinerario è proseguito verso l’incantevole Città degli artisti di Grisignana, che li ha stregati. Il loro viaggio è proseguito il giorno successivo verso Montona, Visinada, Castellier, Santa Domenica, Visignano, terminando a Parenzo, dove hanno visitato la Basilica Eufrasiana e il nucleo storico di Parenzo.
Abbiamo colto l’occasione per incontrare Giovanni Storti e Monica Nannetti, che sul blog “Se ce l’ho fatta io. Sogni. Ci provi. Ti piace. Ripeti”, ha pubblicato le sensazioni provate in questi giorni.
Giovanni era stato in Istria da bambino, ma non ha molti ricordi dell’epoca. Gli chiediamo come mai ci sia tornato, per percorrere la Parenzana.
“I percorsi da fare li sceglie sempre lei (Monica Nannetti, nda) e io ne sono al seguito”.
“Era da tanto tempo – è intervenuta Monica – che sentivo parlare della Parenzana da attraversare in bici. Tutti dicevano che si tratta di una strada meravigliosa. Ogni volta che lo pianificavamo succedeva sempre qualche impedimento. L’ultima volta ce l’aveva impedito il Covid. Stavolta invece ce l’abbiamo fatta”.
“I paesaggi sono bellissimi – ha proseguito Giovanni –. Questi percorsi delle vecchie ferrovie che attraversano paesaggi sorprendenti, con le gallerie, sono sempre molto interessanti. Il paesaggio qui è veramente molto bello. Abbiamo scoperto delle particolarità gastronomiche, quali i tartufi, un’eccellenza culinaria. E poi l’olio d’oliva, di cui io sono un grande estimatore. Il percorso della Parenzana non è difficile, ma è abbastanza tecnico”.
“Questo percorso per noi è stata una sorpresa – ha aggiunto Monica –. Non avete solo il mare, bellissimo, ma anche dei posti splendidi, un interno molto vero, selvaggio, tanti paesi bellissimi, come la splendida Grisignana”.
“È stata una sorpresa – così Giovanni –. Ci siamo trovati bene e il tempo è volato via velocemente, nonostante il percorso non sia stato troppo difficile”.

L’Istria si presterebbe a qualche progetto cinematografico?

“Beh, ci sono la natura, il mare, le foreste, la gente particolare. Ci sono dei posti e dei paesini che non hanno niente da invidiare alla Toscana per cui si presterebbe benissimo. Io girerei qui ‘Il lupo della steppa’. Si potrebbe fare”, ha detto Giovanni.

Questi territori hanno una storia comune con l’Italia, ci sono delle vicinanze culturali e gastronomiche. Qui vive una Comunità Nazionale Italiana autoctona, con tante persone che sono cresciute seguendo la tv italiana. Come vi siete sentiti in questo soggiorno?

“Ci siamo sentiti bene e siamo stati accolti in modo eccellente e ospitale – ha detto Giovanni –. Non eravamo a conoscenza della presenza di una comunità italiana autoctona così ben organizzata, con tv e giornali. Però il fatto di essere in un posto dove comunque più o meno tutti parlano l’italiano e molti conoscono la tua lingua, dove le insegne sono in italiano e dove a cucina è all’altezza di quella italiana, è comunque piacevole, perché ci si sente a casa”.

L’Istria offre molte piste ciclabili. Come le giudicate?

“Noi abbiamo fatto solo la Parenzana, molto bella, abbastanza tecnica, segnalata bene e molto ben curata e funzionale”, ha commentato Monica.
“C’è un buon rispetto dei ciclisti. Abbiamo percorso dei tratti di strada dove si fermavano tutti per farci passare, a differenza di alcuni posti in Italia”, ha spiegato Giacomo.
Avete incontrato un mondo multiculturale. Che parere vi siete fatti della gente?
“Ci siamo sentiti come a casa – ha detto Monica –. Siamo stati accolti in modo molto cordiale e gentile; non ho avuto la sensazione di essere all’estero. È stata una bella sensazione sentire parlare l’italiano anche nei paesini”.
Ci siamo accomiatatati sperando d’incontrare Giovanni Storti, Monica Nannetti e Annita Casolo nuovamente in Istria, magari per uno spettacolo.
Il soggiorno in Istria degli ospiti è stato organizzato dall’Ente turistico regionale e dall’agenzia milanese “Vailati & Savarro”.

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