Procede secondo programma l’iter relativo alla costruzione del futuro asilo italiano in zona Krnjevo. Lo scorso anno, e più precisamente il 6 marzo, era stato siglato un accordo tra l’Unione Italiana, la Comunità degli Italiani di Fiume e la municipalità, un evento a lungo atteso dopo la sottoscrizione della Lettera d’intenti avvenuta il 12 ottobre del 2011. Per il momento si stanno risolvendo le pratiche riguardanti la documentazione necessaria, come dichiarato dall’Ufficio per le pubbliche relazioni della Città. “Una volta ottenuta la documentazione progettuale per la realizzazione dell’asilo, il 22 novembre scorso è stato rilasciato il permesso di costruire, valido a partire da dicembre del 2023. Tutta la documentazione è stata poi inoltrata al Dipartimento amministrativo della Città di Fiume, responsabile dell’attuazione della procedura di appalto pubblico per un esame dettagliato ed eventuali correzioni, e in seguito al progettista per le correzioni in sé. Dopo la conclusione di tali procedure, si darà il via a quella relativa all’appalto pubblico”, ci è stato risposto dalla municipalità.
Per capire come procede la parte spettante all’Unione Italiana, abbiamo interpellato il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva. “L’UI ha portato a termine la propria parte – ci ha detto –. Abbiamo finanziato la documentazione progettuale che ora è stata conclusa, ottenuto il permesso di costruire, che è operativo e quindi adesso spetta alla Città mettere in atto le procedure riguardanti l’appalto pubblico e la scelta dell’esecutore dei lavori. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, anche questo è stato risolto con il nostro contributo versato nel 2023, con il quale abbiamo adempito a questa parte dell’accordo. I nostri connazionali sono in attesa di questo asilo da oltre 30 anni e adesso il loro sogno sta per avverarsi. Vista la situazione sul mercato, per quanto riguarda le aziende edili, forse ci potrebbero essere un po’ di problematiche circa l’individuazione di una ditta che eseguirà i lavori. Dovremo attendere la conclusione della procedura d’appalto e una volta iniziati i lavori si spera che entro il 2025 l’asilo sia pronto. Comunque, è tutto sotto controllo e si procede come da programma, nelle tempistiche previste. La progettista ha fatto un ottimo lavoro e adesso ci attendono ulteriori incontri con la Città quando inizieranno i lavori di la costruzione”, ha spiegato ancora il presidente della GE dell’UI.
Marin Corva ha voluto, inoltre, sottolineare che l’UI è molto impegnata per quanto riguarda il mondo scuola, non soltanto a Fiume, ma anche in tutta l’Istria, ossia a Buie, Cittanova, Pola, Sissano dove di recente ci sono stati, o ci saranno, dei grossi investimenti tra scuole e asili. “A Fiume siamo attualmente impegnati con le palestre delle SEI Gelsi e Belvedere, nonché con l’ampliamento della SEI San Nicolò. Questi sono i progetti in corso al momento, a dimostrazione che questa Giunta ha molto a cuore il mondo scuola”, ha concluso.
Ricorderemo che il nuovo asilo avrà una superficie pari a 1.450 metri quadrati e troverà spazio in zona Krnjevo, ovvero tra la Strada nuova e le vie F.lli Monjac e Becić. Ospiterà 5 sezioni, tra cui due dell’asilo nido e una dell’asilo in lingua croata. Nel gruppo in lingua croata ci saranno lezioni di apprendimento precoce della lingua italiana con lo scopo di minimizzare il potenziale isolamento tra i bambini dovuto alla barriera linguistica, ma anche per promuovere l’unità sociale.
Spazi al pianterreno di Palazzo Modello
Con Marin Corva siamo tornati a parlare anche degli spazi attualmente vuoti al pianterreno di Palazzo Modello, dopo lo sgombero della sezione centrale della Biblioteca civica in seguito all’inaugurazione della nuova struttura nel Quartiere artistico Benčić. I locali, di proprietà della Città, dovrebbero venir dati in affitto. Come affermato tempo fa dalla Città, la Commissione per i vani commerciali proporrà al sindaco delle attività che potrebbero venir svolte nello spazio in sé e di conseguenza verrà bandito il concorso. Verranno proposte come minimo due attività e il sindaco avrà il compito di sceglierne una per la quale verrà aperta la gara. Tra i potenziali interessati per l’affitto dello spazio al pianoterra di Palazzo Modello c’era anche l’UI. “Il nostro interesse a proposito è ancora sempre alto, però torno a ripetere che le attività proposte dovrebbero avere un aspetto economico. Resta sempre presente l’idea di aprire un ristorante italiano, ma con specialità tipiche regionali che non possono venir gustate in ogni ristorante, e con prodotti che possibilmente verrebbero importati dall’Italia. Quindi tutto italiano al 100%. Sarebbe una bella idea, poi vediamo quanto sarà fattibile”, ha concluso Corva.
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