La questione dei locali commerciali vuoti nel centro di Fiume è un tema piuttosto discusso ormai da tantissimi anni. Ogni tanto è possibile trovare qua e là qualche negozio che ha chiuso i battenti e che ha contribuito leggermente a deturpare, con il suo aspetto cupo e vuoto, il quadro generale della via. Provando a interpretare questo fenomeno, si può cercare la causa di esso negli affitti considerati molto spesso spropositati, oppure considerare queste chiusure come un effetto del tutto comune e prevedibile secondo le leggi economiche della domanda e dell’offerta. Per provare ad avere un’idea più obiettiva della situazione reale, una soluzione può essere quella di fare una semplice, lunga e attenta passeggiata per la zona più estesa del centro, partendo ad esempio dalla Stazione ferroviaria fino ad arrivare in zona Sušak.
Fino al Corso tutto bene
A cammino neanche iniziato, ecco comparire il primo locale chiuso: un ex negozio di cambio valute esattamente all’incrocio tra le vie Nikola Tesla e Krešimir. I motivi della chiusura sono piuttosto comprensibili: l’adesione della Croazia all’Eurozona e l’introduzione della moneta unica ha causato sicuramente un calo drastico degli affari giornalieri. Continuando per la stessa via, i negozi si susseguono uno dopo l’altro. Fino alla sede dell’Erste bank, oltre al cambio valute, un solo altro spazio è attualmente chiuso. Facendo una stima approssimativa, su questo tratto di strada si trovano circa 30 locali a uso commerciale. Da tenere conto, inoltre, che un notevole tratto di strada è occupato dalle varie strutture incluse nel Quartiere artistico, quali il Museo civico e l’Art cinema.
Corso, Fiumara e piazza Jelačić
Semplificando parecchio la questione, è possibile immaginare l’intero Corso come un grande centro commerciale all’aperto con numerosi servizi commerciali presenti su entrambi i lati della via. Nella miriade dei locali d’affari presenti – sicuramente oltre un centinaio non contando i magazzini commerciali Ri e Korzo –, è possibile effettivamente intravedere una serie di spazi chiusi, che non sono però di dimensioni notevoli, a eccezione dell’ex locale in cui operava la Filodrammatica, che comunque riaprirà a breve i battenti con un altro gestore. Si tratta in tutto di circa 5 spazi affacciati sul Corso. Per questo motivo l’aspetto generale della via non ne risente molto. Continuando a supporre di trovarsi in un centro commerciale a cielo aperto, non sembra esserci una grande differenza rispetto, ad esempio, a quelli quali lo ZTC o il Tower Centar dove permangono pure dei locali non affittati.
Girando a destra in via Agatić, uscendo sulla Fiumara e proseguendo fino a piazza Jelačić, si intravedono solo due locali chiusi. Quello in Fiumara reca l’adesivo “comproprietario di questo immobile è la Repubblica di Croazia”, il che significa che l’utilizzo di questo spazio non è esclusivamente sotto l’ingerenza della Città. Questo complica sicuramente le modalità d’affitto. In piazza Jelačić, dei 5 spazi presenti uno è chiuso.
Sušak un’anomalia
La vera sorpresa è l’intera zona di Sušak, sia la via Strossmayer che il passaggio in via Križanić. Nonostante la sua posizione prossima al centro, il degrado intravisto è piuttosto preoccupante. Per quanto riguarda il passaggio di via Križanić, su circa 16 spazi disponibili sono completamente chiusi gli spazi al civico 1, 3a, 4a,5a, 6d, 7a e b, mentre il locale al civico 1b è in fase di rinnovamento. Mettendo in riferimento il numero totale dei locali con il numero di quelli aperti, si arriva a una percentuale che si avvicina approssimativamente al 50%. Per quanto riguarda l’intera via Strossmayer fino in Piramide, sottopassaggio incluso, su più o meno 36 locali, 16 sono chiusi. Dunque la situazione è pressappoco identica a quella di via Križanić. Il sottopassaggio poi è completamente privo di qualunque servizio commerciale ed è dunque relegato esclusivamente alla sua funzione di luogo di transito. Lo spazio più ampio è quello in cui opera il “Pogon kulture”, ex “Stereo”.
La zona orientale del centro coittadino risulta a quanto pare meno interessante per l’affitto a scopi commerciali, nonostante non appaia particolarmente differente dalla parte occidentale per quanto riguarda la densità abitativa o la distanza dal Corso. Se da un canto la gestione degli spazi di proprietà della Città a ovest della Fiumara non ha nulla da invidiare al settore privato, in via Strossmayer la situazione è piuttosto decadente.
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