Etnie. Elezioni suppletive: tutte le regole da seguire

La Commissione elettorale di Stato ha pubblicato le indicazioni sulle candidature per il voto del 3 ottobre

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Etnie. Elezioni suppletive: tutte le regole da seguire

La Commissione elettorale di Stato (DIP) della Repubblica di Croazia ha pubblicato le indicazioni attinenti alle procedure di notifica delle candidature per l’elezione dei membri delle Assemblee e dei Consigli delle unità di autogoverno eletti nelle file delle minoranze nazionali o del popolo croato nelle località nelle quali il medesimo costituisce meno del 50 p.c. della popolazione complessiva. La documentazione preparata dalla DIP per l’appuntamento elettorale del 3 ottobre 2021 – la data è stata stabilita giovedì scorso dall’Esecutivo con una decisione che una volta pubblicata sulle Narodne novine (Gazzetta ufficiale) entrerà in vigore il 24 agosto – è disponibile da ieri sul sito wwwi.izbori.hr.

 

Stando alle modalità elettorali sancite dalla Legge sulle elezioni locali, il diritto di presentare le liste dei candidati è riservato ai partiti, alle coalizioni di due o più schieramenti politici e agli elettori (gruppi di elettori). Tra i criteri che le liste elettorali devono soddisfare per essere convalidate uno riguarda il numero dei candidati (non saranno ammesse le liste con meno di quattro nomi). Un altro criterio stabilisce che ciascuna lista elettorale per essere ammessa al voto deve ottenere il sostegno di un determinato numero di elettori. Il numero delle firme necessarie varia a seconda della circoscrizione elettorale e della comunità nazionale in questione. Le sottoscrizioni dovranno essere raccolte sui moduli ODSL-1 (minoranze nazionali) oppure ODSL-2 (popolo croato).

Nel caso della minoranza nazionale italiana, le elezioni suppletive si svolgeranno in quattro circoscrizioni. Le liste elettorali per l’elezione del consigliere connazionale in seno all’Assemblea regionale litoraneo-montana dovranno essere sottoscritte ciascuna da 110 elettori che si dichiarano di etnia italiana (stando ai dati della DIP in Regione risiedono 3.429 italiani). Le liste per l’elezione del consigliere connazionale ancora vacante nel Consiglio municipale di Rovigno (dove risultano esserci 1.608 italiani) dovranno essere sostenute (cadauna) da almeno 70 elettori che si dichiarano italiani. Nel caso delle elezioni per l’assegnazione del seggio specifico garantito ai connazionali nel Consiglio comunale di Visignano (155 abitanti italiani) e in quello di Orsera (59 residenti italiani), le liste elettorali per essere convalidate dovranno ottenere l’appoggio di almeno 25 elettori che si dichiarano connazionali.

Nella formazione delle liste i proponenti dovranno tenere conto delle disposizioni della Legge sulle pari opportunità. In parole povere il numero delle candidate e dei candidati dovrebbe equivalersi. Nel caso in cui il numero dei candidati di uno dei due generi dovesse essere inferiore al 40 p.c. del numero complessivo dei candidati, i proponenti delle liste elettorali in questione potranno essere multati con sanzioni di 20mila kune (elezioni per i Consigli comunali), ovvero 40mila kune (elezioni per le Assemblee regionali, per l’Assemblea della Città di Zagabria e per i Consigli municipali). La DIP provvederà, inoltre, a informare dell’accaduto la Procura e l’Ufficio dell’ombudsman per le pari opportunità.

La Legge sulle elezioni locali sancisce che, ai sensi di quanto stabilito dalla Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali, a determinate condizioni, sia garantito un numero preciso di seggi destinati ai consiglieri delle Assemblee o dei Consigli delle unità di autogoverno eletti nelle file delle comunità nazionali. L’articolo 107 della Legge sulle elezioni locali prevede la possibilità d’indire elezioni suppletive qualora al termine della tornata elettorale regolare nelle Assemblee e nei Consigli delle unità di autogoverno non siano stati eletti i consiglieri delle comunità nazionali che hanno maturato tale diritto; anche a costo di dover aumentare il numero complessivo dei consiglieri che costituiscono gli “organi legislativi” delle Contee, delle Città o dei Comuni. Le elezioni amministrative, si ricorda, si sono svolte in Croazia il 15 maggio (primo turno) e il 30 maggio (ballottaggio).

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