Scontro tra il premier Andrej Plenković e Nikola Grmoja, deputato del partito Most sui diritti della comunità Lgbti. Grmoja, in un post pubblicato sui social la scorsa settimana, aveva messo sullo stesso livello le persone Lgbt e la pedofilia. Dopo questo status, il parlamentare ha ricevuto numerose critiche, ma anche minacce di morte. Oggi, mercoledì 7 luglio, il primo ministro, commentando l’accaduto, ha sottolineato che Grmoja, assieme al compagno di partito Božo Petrov (“le persone di diverso orientamento sessuale devono capire che sono in minoranza e che noi tolleriamo queste loro attitudini”, ha scritto su Facebook il deputato del Most), “hanno fomentato l’odio e adesso si ritrovano in lacrime”.
A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Grmoja. “Io, a differenza del premier, non ho la scorta, non ho recintato piazza San Marco (sede del governo, ndr) e cammino liberamente per le città croate”, ha scritto su Facebook. “Nonostante continui a ricevere messaggi d’odio orripilanti e che prendono di mira anche la mia famiglia, non mi lamenterò mai e non chiederà mai di essere seguito da una scorta”.