DIP a Milanović: «Si astenga dal partecipare alla campagna elettorale»

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DIP a Milanović: «Si astenga dal partecipare alla campagna elettorale»
Il presidente della Repubblica, Zoran Milanović. Foto Goran Žiković

La Commissione elettorale statale (DIP) ha invitato il presidente della Repubblica Zoran Milanović ad astenersi dal partecipare esplicitamente alla campagna elettorale per le Parlamentari del 17 aprile al fianco di qualsiasi partito partecipante al voto dopo che il capo dello Stato ha dichiarato che dopo le elezioni avrebbe assunto la carica di premier.
L’invito della DIP è arrivato dopo l’avvertimento della Corte costituzionale secondo la quale il capo dello Stato non può candidarsi e nemmeno essere presentato dall’SDP come candidato premier, pena persino l’annullamento del voto.
La DIP ha rilevato inoltre che non ha né il potere né l’intenzione di intervenire per quanto concerne le apparizioni pubbliche in cui Milanović appare in veste di presidente della Repubblica, ma ha l’obbligo di avvisare tutti i partecipanti alla competizione elettorale, compreso il capo dello Stato, se vanno oltre le azioni stabilite dalla Corte costituzionale nel suo avvertimento.
La DIP ha invitato ancora una volta tutti i partecipanti al processo elettorale a tenere conto delle disposizioni della Legge elettorale e della DIP, nonché del parere espresso dalla Corte costituzionale.
Non si è fatta attendere la reazione del capo dello Stato. “Lo hanno scritto perché dovevano farlo”, ha asserito Milanović durante il suo soggiorno a Fiume dove ha visitato la Facoltà di scienze sanitarie. Secondo il presidente della Repubblica l’avvertimento della Corte costituzionale secondo cui non può partecipare alle elezioni in qualità di capo dello Stato non si basa sulla Legge costituzionale sulla Corte costituzionale. “In casi come questi si prendono decisioni e soluzioni, non avvertimenti. Gli avvertimenti non possono essere rivolti a un partito politico, ma ad altri, all’opinione pubblica o, ad esempio, alla Commissione elettorale oppure ad enti pubblici. Lì è scritto chiaramente e loro lo ignorano perché possono farlo. Possono emettere un avvertimento senza alcuna spiegazione e dire che qualcosa è in contrasto con qualcosa”, ha detto il presidente della Repubblica.

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