Croazia, Turismo. Numeri da primato: ottimi gli auspici per l’estate

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Croazia, Turismo. Numeri da primato: ottimi gli auspici per l’estate

L’industria dell’ospitalità nazionale ha superato con successo il primo importante test di quest’anno. Com’era del resto prevedibile il numero di vacanzieri nei centri di villeggiatura dell’Adriatico orientale, soprattutto quelli più rinomati, è stato nettamente superiore all’anno scorso. Non è una novità che, archiviato l’incubo della pandemia con relative chiusure, i cittadini europei, ad onta della crisi economica e dell’inflazione, sono più desiderosi di viaggiare che mai. Lo conferma il pienone in molte località turistiche non soltanto in Croazia, ma anche in Italia e negli altri Paesi mediterranei a vocazione turistica. Se nel Belpaese le città d’arte sono affollatissime in questi giorni, non di meno sono i centri storici dall’Istria alla Dalmazia che stanno vivendo una stagione di rinascita. Quest’anno, a parte il Covid-19 che non fa più tanta paura, a favorire l’afflusso di vacanzieri, è anche la caduta dei controlli alle frontiere grazie all’adesione della Croazia allo Spazio Schengen. Senza contare l’ingresso nell’eurozona che ha reso indubbiamente la vita più semplice alla grande maggioranza dei villeggianti che giunge per l’appunto dai Paesi dove già da tempo è in circolazione la moneta unica europea.
In Istria, dove a Pasqua hanno aperto i battenti quasi tutti gli alberghi e i campeggi a fare la parte del leone sono stati i tedeschi e gli austriaci, seguiti da sloveni e italiani. mai così tanti gli stranieri a Pasqua. A sorridere è pure la Dalmazia. Soprattutto a Ragusa (Dubrovnik) si respira già un clima quasi estivo dall’ottica degli arrivi. Anche qui mai così tanti i vacanzieri nel periodo pasquale. Molti sono giunti in aereo, soprattutto britannici e statunitensi. L’ottimismo regna sovrano con l’occhio rivolto alla stagione estiva. Si attende un aumento degli arrivi del 20 per cento rispetto allo scorso anno. L’inflazione ovviamente ha lasciato il segno. A questo proposito però il presidente delle Associazioni delle agenzie di viaggio Boris Žgomba getta acqua sul fuoco delle polemiche: “I prezzi sono il riflesso della domanda e dell’offerta. Se i consumi sono buoni, se i villeggianti non mancano, allora i prezzi sono indovinati, anche se ovviamente non si deve esagerare con gli stessi”. Certo i rincari ci sono stati quest’anno in Croazia, ma i Paesi concorrenti del Mediterraneo hanno fatto lo stesso.
Se c’è un neo questo è riferito all’ormai cronica penuria di manodopera alla quale si cerca di sopperire con l’arrivo di lavoratori dall’estero. Però il problema rimane: chi non è riuscito a reperire un numero sufficiente di camerieri e cuochi ovvero di altri profili necessari quest’estate si ritroverà in difficoltà. Piaccia o no.

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