Croazia. I vacanzieri sono già oltre un milione

I flussi di traffico verso le destinazioni turistiche dell’Adriatico orientale sono in continuo aumento. Fila a gonfie vele in particolare la nautica da diporto. Nei campeggi c’è ormai il tutto esaurito

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Croazia. I vacanzieri sono già oltre un milione
Vacanzieri per le vie di Dubrovnik (Ragusa)

Dopo i timori iniziali su un possibile mezzo flop della stagione turistica a causa delle troppe case per le vacanze ancora vuote, ora si registra un clima d’ottimismo sull’Adriatico orientale, dove soggiorna già più di un milione di turisti. Mancano ancora due settimane per raggiungere la cifra record di un milione e 200mila turisti al giorno: un numero che visto l’andamento attuale sembra a portata di mano. Anche se i prezzi sono ormai ai livelli dell’Europa occidentale nei campeggi si registra praticamente il tutto esaurito. La nautica da diporto fila a gonfie vele, con la flotta charter croata, la maggiore del Mediterraneo, che fa affari d’oro. Le isole del Quarnero e della Dalmazia sono un magnete irresistibile per i vacanzieri e in particolare per i diportisti a prescindere dalle polemiche su ritocchi forse esagerati dei prezzi, dovuti probabilmente alle aspettative un po’ eccessive sull’afflusso dei villeggianti in seguito all’entrata della Croazia nell’eurozona e nello Spazio Schengen. Alla fin fine praticamente tutta l’Europa centro orientale gravita verso l’Adriatico orientale, che rimane ancora la meta più vicina e più appetibile. Che i flussi turistici rimangano intensi lo conferma l’aumento del traffico sulle strade e le autostrade in direzione del mare e dell’entroterra, sulle strade cittadine e le tangenziali, agli ingressi dei principali centri turistici, per non parlare delle file agli scali traghetti e in alcuni valichi di frontiera, con la Serbia e la Bosnia ed Erzegovina, dove sussistono pur sempre i controlli confinari in linea con il regime di Schengen. Un altro fine settimana turistico di punta è alle nostre spalle, ma non per questo gli ingorghi sulle strade sono diminuiti. Le partenze sono ormai scaglionate, per cui il traffico è aumentato sulla maggior parte delle autostrade, soprattutto in direzione del mare. Sebbene non ci siano nell’insieme grossi problemi, almeno intorno a Zagabria regna il caos. Fin dal mattino ieri sono state segnalate code chilometriche davanti ai caselli di Lučko che hanno raggiunto anche i 10 chilometri. Il traffico risulta ancora più intenso rispetto allo scorso anno, soprattutto sulla direttrice tra Zagabria e Zara in entrambe le direzioni. Sulla Ipsilon istriana gli “imbuti” sono ormai tradizionalmente lo svincolo di Mattuglie e il tunnel del Monte Maggiore. Anche sulle strade che portano al ponte di Veglia il traffico è sostenuto con lunghi incolonnamenti a tratti.
Un eccesso di crescita
Se di crisi del turismo si può parlare questo sembra dovuto a un eccesso di crescita. Gli analisti sottolineano che sono circa 300mila i posti letto in più disponibili quest’anno lungo tutta la costa orientale dell’Adriatico rispetto agli anni scorsi, un numero enorme al quale difficilmente può fare riscontro un incremento altrettanto elevato del numero dei villeggianti. C’è poi l’annoso problema dei lavoratori stagionali, peraltro condiviso con altre destinazioni mediterranee, per cui sempre più si deve fare affidamento sul personale proveniente anche da Paesi lontani, che sicuramente ha più bisogno di tempo per affiatarsi con le esigenze dell’industria dell’ospitalità locale.

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