Croazia. Ecco il regolamento per la tasse sulle case vacanza

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Croazia. Ecco il regolamento per la tasse sulle case vacanza

Il governo croato ha invitato tutti i cittadini affinché presentino la dichiarazione sulle proprietà immobiliari destinate al tempo libero entro il 31 marzo di quest’anno. L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che coloro che non adempiranno a questo obbligo vedranno i comuni e le autorità locali intervenire al loro posto.

Questo cambiamento è stato introdotto all’inizio dell’anno con la modifica della legge sulla tassa sulle case vacanza. Secondo questa modifica, ogni città e comune ha ora la responsabilità della riscossione di questa tassa. L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili sul suo sito web informazioni su quali città e comuni abbiano deciso di aumentare o diminuire questa imposta.

I dati indicano che su 566 unità di autogoverno, 240 hanno optato per un aumento della tassa sulle case vacanza. Tuttavia, la maggior parte delle città e dei comuni, ovvero 303, ha mantenuto l’onere fiscale esistente senza apportare modifiche. Tredici unità di autogoverno hanno addirittura ridotto questa tassa. In particolare, su 463 unità che avevano questa tassa nel 2023, 136 l’hanno aumentata di più di 2 euro al metro quadrato, mentre 52 l’hanno fissata al massimo di 5 euro al metro quadrato. Questa tendenza si osserva principalmente nelle località turistiche, con l’Istria in testa, dove ben 17 città e comuni hanno optato per l’aumento massimo.

Dal 1° gennaio, lo Stato ha trasferito la responsabilità della tassa sulle case vacanza ai comuni. Questa tassa si applica non solo ai proprietari di case, ma anche ai proprietari di appartamenti, sia persone fisiche che giuridiche, nonché ai cittadini croati e dell’Unione europea che possiedono proprietà utilizzate per soggiorni occasionali. I proprietari di appartamenti dovranno affrontare due tasse: quella sulla casa vacanza e una forfettaria per letto.

Per prevenire l’elusione fiscale, il legislatore ha introdotto misure rigorose. Per dimostrare che una casa non viene utilizzata per il tempo libero, è necessario fornire una prova di residenza e ricevere bollette dai servizi comunali. Inoltre, è richiesta una conferma del medico di base che attesti la residenza e le visite regolari. Nonostante l’obbligo di presentare la dichiarazione entro il 31 marzo, non sono previste sanzioni per coloro che non adempiranno a questa richiesta.

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