Non arrivano buone notizie dal rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) stando al quale la Croazia si trova al primo posto nell’Unione europea per obesità, al secondo per mortalità per tumore e al quinto per il fumo. Nel 2019 nel Paese sono stati registrati 311 decessi per cancro ogni 100.000 abitanti, il 25 p.c. in più rispetto alla media dell’UE. Solo nella vicina Ungheria si sono avuti dati peggiori. Sempre 4 anni fa le cause di morte più frequenti sia tra gli uomini che tra le donne sono stati i tumori ai polmoni. Nel documento stilato dall’OCSE si rileva che i croati (soprattutto gli abitanti delle zone rurali e quelli con reddito e livello di istruzione inferiori) partecipano molto meno rispetto alla media UE ai programmi per la diagnosi precoce del cancro al seno, al collo dell’utero e al colon. Il fumo, il sovrappeso e l’obesità nonché l’aria inquinata sono maggiori fattori di rischio per il cancro in Croazia che in altri Paesi UE. Il rapporto avverte inoltre che “la mancanza di operatori sanitari e attrezzature mediche limita l’accesso alle cure contro il cancro” in Croazia.
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