Consigli e Rappresentanti delle Comunità nazionali: candidature, il tempo stringe

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Consigli e Rappresentanti delle Comunità nazionali: candidature, il tempo stringe
Foto: Dusko Jaramaz/PIXSELL

Si avvicina a grandi passi un appuntamento importante per le minoranze nazionali: le elezioni del 7 maggio prossimo per il rinnovo dei Consigli e dei Rappresentanti delle Comunità nazionali. Il tempo stringe. I termini per la consegna delle candidature scadono infatti alla mezzanotte di domani, sabato 15 aprile. È nell’interesse di tutte le minoranze e anche della Comunità Nazionale Italiana che vi siano candidati in lizza in ogni realtà locale e regionale dove è possibile avere un Consiglio oppure un Rappresentante. La CNI ha l’opportunità di eleggere i propri Consigli oppure i Rappresentanti in ben sei Regioni, dall’Istria al Quarnero, dalla Slavonia alla Dalmazia. Senza dimenticare le numerose municipalità e i Comuni dove è pure possibile presentare i propri candidati. Sarebbe un peccato se quest’opportunità non venisse sfruttata dappertutto.
Dietro le quinte, ovviamente, fervono le consultazioni per definire le liste di candidature, per tenere conto nelle varie Regioni delle singole realtà territoriali. Si deve procedere anche alla raccolta delle firme a sostegno delle candidature laddove queste non sono presentare dalle associazioni della minoranza. Tenendo sempre conto che a votare per i Consigli e i Rappresentanti sono solamente gli elettori iscritti sull’elenco specifico della Comunità Nazionale Italiana, quello per intenderci che vige anche per le elezioni per il deputato della CNI al Sabor. In altri termini non è sufficiente essere soci effettivi di una Comunità degli Italiani per poter esprimere il proprio suffragio domenica 7 maggio.
Censimento penalizzante
Se c’è un neo che questa consultazione ha messo in risalto in maniera plateale è quello riferito al criterio numerico per avere il diritto ai propri Consigli o Rappresentanti. La riduzione del numero di quanti hanno dichiarato un’appartenenza nazionale minoritaria al Censimento del 2021 ha comportato un calo seppure modesto anche del numero delle realtà locali o regionali in cui le minoranze saranno chiamate alle urne, ovvero avranno diritto ai loro organismi consultivi in seno alle istituzioni amministrative sul territorio. Un argomento in più questo per moltiplicare gli sforzi politici per porre fine a una conta che non tiene conto del fattore più importante: la presenza storica di una minoranza su un territorio. Fatto questo di fondamentale importanza per la CNI. Ma anche un argomento in più per mobilitarsi per andare a votare il 7 maggio.
Naturalmente, i Consigli e i Rappresentanti sono tradizionalmente importanti soprattutto per quelle minoranze che non possono contare su una rete ramificata di associazioni e istituzioni come la CNI e il cui associazionismo muove i primi passi proprio sfruttando questi organismi consultivi. C’è da aspettarsi quindi che nell’insieme vi saranno in lizza moltissimi candidati delle varie etnie. Scaduto il termine ultimo del 15 aprile le Commissioni elettorali saranno chiamate, come di prammatica, a convalidare le candidature. Appena allora sapremo con precisione i nomi delle liste e dei candidati in corsa il 7 maggio.

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