Comites Fiume, progetti ambiziosi

A colloquio con Federico Guidotto, presidente del Comitato degli italiani all’estero della circoscrizione consolare che si estende da Salvore a Ragusa

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Comites Fiume, progetti ambiziosi
Il presidente del Comites di Fiume, Federico Guidotto. Foto Roni Brmalj

Il Comites di Fiume è stato costituito per la prima volta nel 2004 e rimane a tutt’oggi l’unico non solo nel territorio d’insediamento storico della CNI, ma in generale in Croazia e Slovenia. Oggi, tenuto conto dell’età media dei consiglieri eletti alle ultime elezioni, svoltesi nel 2021, è considerato dal punto di vista anagrafico uno dei più giovani al mondo. È con questa particolarità in mente che siamo andati a fare quattro chiacchiere con Federico Guidotto, presidente del Comites di Fiume, il quale ci ha illustrato i principali progetti ai quali si sta lavorando.

Federico Guidotto, 36 anni, ha una laurea triennale in architettura e una magistrale in teatro e arti visive, conseguite all’Università IUAV di Venezia. Originario di Treviso è venuto a Fiume per la prima volta otto anni fa nell’ambito di un progetto ideato dall’Arci servizio civile dell’FVG, che lo ha portato prima a Trieste per tre mesi e poi a Fiume per altri 9, dove si è innamorato della città.

Storia e cultura

“Ho manifestato l’interesse di rimanere perché mi sono trovato molto bene nel lavoro e nella Città di Fiume, perché Fiume in senso allargato non è solo Comunità degli Italiani, ma tutto un contesto molto più ampio per la storia, la cultura e le potenzialità che ha. All’epoca la Croazia era appena entrata nell’Unione europea e si trattava pertanto di un momento molto effervescente per la sua storia di cui sono state testimone di anno in anno, comprese tutte le fasi del progetto di Capitale europea della Cultura 2020”, ha affermato Guidotto.

Attività sociali

All’idea di entrare a far parte del Comites ci è arrivato grazie al suo lavoro all’Unione Italiana, che gli ha permesso di venire a contatto con l’intera realtà della CNI. “Come italiano expat, ossia quelli che sono andati fuori dall’Italia a cercare un mondo migliore, ho trovato la mia posizione nel campo delle attività sociali nel Comites. Questo è stato possibile grazie all’Unione Italiana che mi ha permesso di conoscere diversi giovani provenienti da molte località, con i quali sono entrato in contatto e ho sviluppato collaborazioni e rapporti personali, che mi hanno portato a raccogliere il consenso dei coetanei nel fare progetti comuni, utilizzando questa rete molto estesa di associazioni rappresentanti gli italiani”, ha dichiarato Federico Guidotto.

Tante collaborazioni

Anche in questo contesto emerge la particolarità del Comites di Fiume. Guidotto racconta ad esempio di un recente colloquio con il presidente del Comites di Brasilia, che si è detto estremamente colpito della mole di collaborazioni che il Comites di Fiume è riuscito a stringere. “Per loro è normale collaborare con il Consolato, l’Ambasciata e l’Istituto di cultura, noi invece oltre a questi abbiamo la già citata Unione, le Comunità degli Italiani, le scuole e le Università, l’Edit di Fiume, il CRS di Rovigno e il Dramma Italiano di Fiume: tutti soggetti con i quali si può e si deve collaborare”, ha affermato Fedrico Guidotto.

Il carro di Tespi

Ed è proprio il Dramma Italiano che è il principale collaboratore del primo grande progetto del Comites: Il carro di Tespi. “Si tratta di un progetto ambizioso, molto grande, che in tempi di fine pandemia aveva l’obiettivo di portare il Dramma Italiano, ma anche altre compagnie teatrali, all’aperto fuori dal teatro in Istria, in località specifiche dove sono presenti Comunità degli Italiani. Il primo anno si è andati a Montona, Portole e Villanova del Quieto, mentre quest’anno a Visinada, Grisignana e Gallesano. Sono micro località, micro borghi con delle piazze molto belle, molto caratteristici e soprattutto molti di questi posti, a differenza delle grandi città, non hanno dei teatri o delle grandi sale dove si possono fare rappresentazioni teatrali di questo tipo. L’idea è anche di andare a dare un’offerta culturale alle comunità locali e cercare di attirare il turismo estivo verso l’Istria interna, che in estate tende a concentrarsi soprattutto verso la costa. Le iniziative del primo anno sono state un esperimento, nell’ambito del quale abbiamo visto che siamo riusciti a catturare anche qualche turista; pertanto dalla seconda stagione abbiamo inserito i sottotitoli oltre che in croato anche in inglese. Questo progetto però, con il budget che abbiamo, non si sarebbe potuto realizzare e per questo sono indispensabili le collaborazioni, prima fra tutte quella con il Dramma Italiano (Teatro nazionale croato Ivan de Zajc), per le quali ringrazio il suo direttore, Giulio Settimo, ma anche con l’UI, con le CI coinvolte, con i Comuni e con gli Enti turistici delle località stesse, l’IIC di Zagabria, il Consolato generale d’Italia a Fiume e la Regione istriana”, ha affermato Guidotto.

Traduzione in italiano

L’altro grande progetto al quale si sta lavorando è volto a facilitare l’arrivo in Croazia dei cittadini italiani, siano essi imprenditori, pensionati che vogliono trasferirsi qui o dipendenti in arrivo per motivi di lavoro. “Il progetto prevede la traduzione dall’inglese all’italiano di una parte significativa del portale Expat in Croatia, avviato una decina di anni fa da una cittadina americana che la vita ha portato a vivere a Spalato, dove si è resa conto che per uno straniero in Croazia non esisteva un luogo con tutte le informazioni su come relazionarsi con tutta l’amministrazione pubblica in Croazia. Il sito raccoglie una montagna di dati, da come aprire un OIB, all’aprire un conto in banca, come convertire una patente e tanto altro. Nel corso degli anni ha creato un portale molto ricco di informazioni collaborando con enti pubblici che certificano le informazioni che questo portale dà, che vengono aggiornate o due o tre volte l’anno in base alle leggi che cambiano o ad altri eventi, come ad esempio l’ingresso della Croazia nell’area Schengen. In qualità di expat ho ritenuto questa una risorsa essenziale. Anche per gli italiani che si occupano di impresa, vorremo dare come Comites un contributo per fare in modo che abbiano queste informazioni in lingua italiana, perché notoriamente c’è difficoltà con la lingua inglese, soprattutto se si ha a che fare con termini burocratici di un altro Stato. D’altronde facilitare il sistema Italia in Croazia è anche missione dell’Ambasciata e del Consolato, con il Comites che non può fare altro che condividere questi obiettivi. Questo progetto si inserisce a pieno in questo sistema Italia che prevede di favorire l’insediamento di aziende italiane in questo territorio”, ha concluso il presidente del Comites Fiume, Federico Guidotto.

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