Non c’è stata omissione di cure mediche nei confronti di Vladimir Matijanić, il giornalista del sito index.hr morto il 5 agosto. Questa la conclusione dei controlli effettuati dagli ispettori del Ministero della Sanità su ordine del titolare del dicastero, Vili Beroš in tutte le istituzioni sanitarie di Spalato coinvolte nel caso del giornalista scomparso che soffriva di malattie pregresse. Stando ai controlli e all’analisi di tutta lal documentazione medica, Matijanić è morto a causa del coronavirus. La sua morte aveva sollevato un polverone dopo che la sua compagna, la reporter Andrea Topić, aveva pubblicato un lungo post su Facebook, in cui rivolgeva pesanti accuse nei confronti del sistema sanitario, del Pronto soccorso e del Centro clinico ospedaliero di Spalato. Come reso noto nel corso dell’odierna conferenza stampa, alla quale sono intervenuti il ministro Beroš e i membri della Commissione di esperti che hanno analizzato il caso, è stata individuata un’irregolarità effettuata durante l’autopsia del corpo di Matijanić. L’esame autoptico avrebbe dovuto essere eseguito da uno specialista di medicina legale e non, come avvenuto, da una patologa.
Il parere della Commissione di esperti verrà ora inviato all’attenzione dell’Ente camerale dei medici e alla Procura di Stato con sede a Spalato, come richiesto da quest’ultima.
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