Acquisti on line. Novità importanti in arrivo

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Acquisti on line. Novità importanti in arrivo
Il nuovo centro di distribuzione della Posta croata. Foto: HP

Ci sono novità importanti per i consumatori abituati a fare compere on line in negozi virtuali con sede in Paesi terzi (Stati extra UE), e a farsi recapitare la merce per posta in Croazia. La normativa doganale per gli invii contenenti merci provenienti da Paesi terzi è stata modificata. Ai sensi dei cambiamenti apportati al Regolamento della Direzione doganale croata dal 1º novembre scorso non è più possibile modificare, cancellare o aggiungere il numero IOSS (Import One-Stop Shop) abbinato alla busta o al pacco contenente la merce acquistata on line in un Paese terzo una volta che la busta o il pacco in oggetto sono entrati in Croazia.
Valore non superiore ai 150 euro
Il regime IOSS riguarda le vendite a consumatori finali di beni (non quelli sottoposti ad accisa) importati da Paesi terzi in spedizioni di valore non superiore a 150 euro. Il regime IOSS consente la gestione degli adempimenti legati al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (PDV in Croazia, IVA in Italia e DVD in Slovenia). Gli e-commercianti registrati nel sistema Procedura di tassazione particolare (IOSS) offrono ai loro acquirenti la possibilità di pagare il PDV al momento dell’ordinazione della merce. In tal caso l’ammontare del PDV è compreso nel prezzo finale del prodotto acquistato e il numero IOSS è indicato sulla dichiarazione doganale dell’invio postale o sulla fattura. Se il numero IOSS è indicato correttamente l’invio sarà recapitato al destinatario senza costi aggiuntivi in quanto le spedizioni di questo genere non sono soggette al versamento di contributi pubblici né di provvigioni per l’intermediazione nella realizzazione del controllo delle dichiarazioni doganali.
Nel caso il numero IOSS sia assente o se non è indicato correttamente i costi d’intermediazione ammontano a 18,50 kune per gli invii di valore inferiore o equivalente a 150 euro (dichiarazione H7) o a 37 kune per gli invii di valore superiore ai 150 euro (dichiarazione H6). In casi di doppio addebito dell’imposta sul valore aggiunto (dunque sia da parte del mittente che del fisco croato) il destinatario deve rivolgersi direttamente al venditore per ottenere il risarcimento.
L’Ufficio per le comunicazioni istituzionali dell’HP (Posta croata), in una nota diffusa ieri ha ricordato che ai sensi delle regole UE dal 1° luglio 2021 anche gli invii provenienti da Paesi terzi con valore inferiore a 22 euro sono soggetti al pagamento dell’aliquota PDV (ed eventualmente di altre trattenute fiscali quali le accise) praticata nel Paese nel quale viene consegnata la merce. Non sono previste invece trattenute fiscali nel caso in cui il valore degli oggetti proveniente da un Paese terzo non superi i 45 euro e il mittente risulti essere una persona fisica.

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