Aborto terapeutico: possibile anche dopo la decima settimana

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Aborto terapeutico: possibile anche dopo la decima settimana

d ogni donna in Croazia deve essere data la possibilità di abortire anche dopo la decima settimana di gravidanza per ragioni mediche. È quanto comunicato dal Ministero della Sanità dopo che su vari media era apparsa la notizia relativa al caso di una donna di 39 anni, in attesa del secondo figlio. Al feto era stata diagnosticata una forma aggressiva di tumore cerebrale. Il dicastero suddetto ha fatto un appello a tutte le istituzioni sanitarie affinché informino per tempo e in modo dettagliato le pazienti in merito ai loro diritti e alle possibilità legate all’aborto in Croazia.

La protagonista della triste vicenda è Mirela Čavajda che si era rivolta a tutti gli ospedali di Zagabria per interrompere la gravidanza e tutti si erano rifiutati di farlo nonostante i medici avessero constatato che il feto era affetto da un tumore aggressivo al cervello, così grande che non avrebbe permesso al feto di sopravvivere. E anche se fosse sopravvissuto non avrebbe avuto una vita normale. “I medici – come ha raccontato la donna – mi hanno detto che mi avrebbero aiutata volentieri ma in Croazia non è possibile abortire dopo la decima settimana di gravidanza, in quanto sarebbe stato un atto illegale.” Dopo essersi rivolti a tutti i nosocomi della capitale, Mirela e il suo consorte hanno deciso di inviare una richiesta agli ospedali zagabresi affinché venga costituita una commissione che, in base alla legge vigente in Croazia, avrebbe potuto dare luce verde all’aborto. Ma ad oggi non hanno ricevuto una risposta in merito. La donna ha avviato un procedimento simile in Slovenia dove ha effettuato una visita medica ed è stato accertato lo stato di salute del feto. Per i medici sloveni non c’è stato alcun dubbio: al feto hanno diagnosticato il tumore lasciando ai genitori la scelta sul da farsi invitando la madre a mettere per iscritto le ragioni dell’interruzione della gravidanza. I medici della vicina Repubblica hanno fatto sapere che la Commissione etica si esprimerà in merito la settimana prossima.

“Il Ministero della Sanità ha adottato tutte le attività necessarie onde permettere che alla donna, che si trova ad affrontare una situazione terribile, venga assicurato l’aiuto sanitario necessario”, hanno fatto sapere dal dicastero croato invitando le istituzioni sanitarie a fornire tutte le informazioni necessarie alla donna in merito ai diritti di cui può godere in Croazia. Hanno reso noto inoltre che dopo la decima settimana di gravidanza è possibile effettuare l’interruzione della stessa previo ottenimento del disco verde da parte di una commissione presso il Centro clinico-ospedaliero di Zagabria che avrà il compito di determinare lo stato di salute del feto e l’eventuale rischio per la vita della madre.

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