Crociere. Il fascino irresistibile dell’Adriatico orientale

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Crociere. Il fascino irresistibile  dell’Adriatico orientale
La nave da crociera Azura nel porto raguseo di Gravosa. Foto: Grgo Jelavic/PIXSELL

Il fascino che le navi da crociera portano con sé attira ogni anno milioni di turisti che optano per questa tipologia di vacanza. E non parliamo soltanto di persone appartenenti a una fascia di età medio alta: ormai da diverso tempo, infatti, il turismo crocieristico sta vivendo una sorta di seconda vita, anche grazie alla fruizione da parte di coppie o famiglie con bambini, che lo preferiscono ad altri tipi di viaggio. Il motivo è piuttosto semplice da comprendere: le navi da crociera rappresentano una vacanza nella vacanza e, soprattutto, liberano dalla difficoltà di dover prenotare alberghi, cercare ristoranti, organizzare le ferie decidendo cosa fare e cosa vedere giorno per giorno; tutti aspetti che spesso rappresentano più una fonte di stress piuttosto che di relax. Insomma, la ragione per cui sempre più turisti decidono di trascorrere le vacanze in crociera è data anche dalla comodità di avere tutto a portata di mano, con il minimo sforzo. Una volta scelta infatti la nave su cui imbarcarsi e la rotta da seguire, il resto è già compreso nel pacchetto e non è più necessario pianificare alcunché.

Eloquenti le cifre

Ciò non toglie che la rotta sia importante. Non per niente tra le mete preferite vi sono i centri storici sulla terraferma e sulle isole dell’Adriatico orientale. Dall’Istria alla Dalmazia, passando ormai anche per Fiume, sono sempre più numerose le grandi navi da crociera che fanno scalo. Centro il fascino del nucleo storico fortificato di Ragusa (Dubrovnik) è inimitabile, ma sono tante altre pure le altre localtià che si fanno valere in virtù dei paesaggi mozzafiato, ma anche del lascito storico e culturale di indubbio valore. Il Palazzo di Diocleziano e i nuclei urbani che portano ancora il segno distintivo della Serenissima sono magneti irresistibili per i vacanzieri e per le compagnie di navigazione che organizzano le crociere.
Le cifre parlano chiaro, sono più che eloquenti e confermano il boom del turismo crocieristico lungo le coste croate. Dall’inizio del 2023 alla fine di novembre, nell’Adriatico orientale sono stati 635 i viaggi di navi da crociera straniere, ovvero l’1,3 p.c. in più, rispetto allo stesso periodo del 2022. Nello stesso tempo il numero dei passeggeri imbarcati sugli “alberghi galleggianti” è stato superiore del 37,5 per cento, per un totale di circa 860 mila, secondo i dati dell’Ufficio statale di statistica (DZS). Nei primi 11 mesi del 2023, ben 85 navi straniere hanno effettuato viaggi di andata e ritorno dalla Regione istriana alla Dalmazia, ovvero tre in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono arrivate battendo bandiere di più Paesi rispetto allo scorso anno, complessivamente 14, soprattutto di Malta, Bahamas e Panama. Sempre scondo i dati dell’Ufficio statale di statistica (DZS), le navi da crociera battenti bandiera maltese hanno effettuato il maggior numero di viaggi turistici nell’Adriatico orientale, ovvero 184, mentre le navi delle Bahamas hanno portato il maggior numero di passeggeri, ossia 247,6 mila, nell’ambito di 167 crociere. Sulle navi battenti bandiera maltese erano presenti 227mila passeggeri.

Un netto incremento

Solo nel novembre del 2023 sono state effettuate 31 crociere, ovvero il 7 p.c. in più rispetto allo stesso mese del 2022. In questo contesto sono arrivati ​​in Croazia il 29 p.c. in più di passeggeri, ovvero complessivamente 38mila. Per quanto concerne gli altri mesi del 2023, con il maggior numero di crociere, 107 e 102, spiccano agosto e giugno, in cui, ad esempio, sono arrivate il 2,9 p.c. in meno di navi straniere, ma hanno portato circa il 30 per cento in più di passeggeri rispetto ai primi 11 mesi dell’anno precedente. Ottobre si è concluso con il 20 p.c. in più di viaggi crocieristici rispetto allo stesso mese del 2022 ovvero 95. Sono stati ben 137mila i passeggeri a ottobre, con un aumento del 52,3 per cento.
Tutti i crocieristi stranieri sono rimasti più a lungo in Croazia, per un totale di 1.434 giorni, ovvero circa 115 giorni (l’8,7 p.c.) in più rispetto ai primi 11 mesi del 2022. Sempre nei primi 11 mesi del 2023, su un totale di 635 crociere effettuate da navi straniere, il maggior numero di esse, pari al 48,2 per cento, come ormai tradizione, ha interessato la Contea raguseo-narentana. Il porto raguseo di Gravosa (Gruž) ha registrato il maggior numero di visite di queste navi, 467. Il 27,1 p.c. del totale delle crociere è stato effettuato nella Contea spalatino-dalmata, nella quale il porto di Spalato è stato il più visitato con 295 approdi. Nella Contea di Zara è stato effettuato il 12 p.c. del totale dei viaggi delle navi da crociera straniere, nella Contea di Sebenico e Knin il 4,5 per cento e infine nella Regione litoraneo-montana e in Istria il 4,1 p.c. a testa. Dopo i porti di Ragusa (Dubrovnik) e Spalato, i più visitati sono stati gli scali di Zara, Lesina (Hvar), Curzola (Korčula), Sebenico e Rovigno.

La nave AidaBlu nel porto di Fiume. Foto Goran Kovačić /PIXSELL

L’Italia si fa pure valere

Ma non è soltanto la Croazia a registrare un autentico exploit in fatto di turismo crocieristico. L’Italia si fa pure valere, eccome. “I numeri dei flussi crocieristici sono un altro segnale che fanno del 2023 l’anno del sorpasso sul 2019 dell’industria italiana del turismo”, dichiara il ministro del Turismo, Daniela Santanchè: “Possiamo quindi dire che, finalmente, stiamo prendendo il largo e, allontanandoci dalle cattive acque del Covid, proseguiamo spediti sulla rotta che ci condurrà verso destinazioni sempre più soddisfacenti”.
Caraibi e Mediterraneo
C’è da dire che comparto delle crociere ha vissuto negli ultimi decenni un periodo di sviluppo crescente e rappresenta una parte importante del turismo internazionale in tutto il mondo. Il comparto del turismo crocieristico è cresciuto nell’ultimo decennio ad un tasso medio annuo superiore al 5 per cento, raggiungendo nel 2019 i 30 milioni di passeggeri. I mercati di destinazione principali sono i Caraibi e il Mediterraneo che da soli rappresentano il 50 p.c. circa dei posti nave disponibili; mentre le aree d’origine dei passeggeri più significative sono gli Stati Uniti, l’Europa occidentale e la Cina, con una quota complessiva superiore al 75 per cento. Annualmente il comparto genera un valore globale diretto, indiretto e indotto, stimato in 150 miliardi di dollari, impiegando direttamente oltre 1,2 milioni di persone. E di questa torta sia la Croazia che l’Italia riescono a prendere fette consistenti.

Ricadute positive

Il turismo crocieristico è di per sé una destinazione turistica; tuttavia, quando attracca o fa scalo a un porto marittimo rifornisce il circuito costiero di turisti che esplorano vari tipi di attività e prodotti turistici durante la breve durata della visita. Ciò è dovuto alla ricchezza dei prodotti turistici offerti dal circuito costiero, che possono essere sperimentati con breve preavviso e che comprendono strutture ricettive ben consolidate, infrastrutture avanzate per l’accessibilità, siti storici, fauna e magari parchi della natura, oltre ad altri prodotti e attrazioni turistiche. Pertanto, il turismo crocieristico come segmento turistico è un prodotto che ha una forte e valida opportunità di essere sfruttato e va a beneficio non solamente del ricco circuito turistico costiero, ma del Paese nel suo complesso.

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