Ritorna, nella sua ciclica riproposizione “Il Gusto della Salute”, il programma di approfondimento scientifico curato dall’immunologo Mauro Minelli, dedicato all’analisi e alla promozione di modelli alimentari corretti e salutari. Argomento della prossima puntata è il carciofo, pianta tipicamente mediterranea, conosciuta ed apprezzata fin dall’antichità per i grandi pregi del suo frutto, una gemma grigio-verde molto utilizzata in cucina soprattutto in forza della sua versatilità.
In realtà, nei tempi passati questo ortaggio si presentava con caratteristiche diverse rispetto a quelle attuali, essendo per lo più conosciuto in forma di “cardo”, varietà selvatica più piccola, dura e spinosa del carciofo odierno e con fiorellini violacei. Era noto per le proprietà rinfrescanti, diuretiche e terapeutiche soprattutto a beneficio del fegato. Dagli Egizi e dai Greci veniva considerato un “dono del sole”, mentre gli arabi lo chiamarono “spina della terra”.
Oggi di carciofi se ne conoscono almeno 120 cultivars cui corrispondono 400 denominazioni diverse, ed è l’Italia ad avere il primato mondiale della produzione. E proprio in Italia un gruppo di imprenditori agricoli operanti nella piana del Sele ha fondato una società con lo scopo di valorizzare le produzioni di carciofi e ottenere, tramite un progressivo miglioramento genetico, cultivars caratterizzate da maggiore precocità, produttività, contemporaneità di maturazione, uniformità delle dimensioni, conservabilità, resistenza alle più diffuse fitopatie, al freddo e all’imbrunimento.
All’esplorazione di queste risorse innovative è dedicato il prossimo appuntamento de “Il Gusto della Salute” nel quale, oltre a delineare i benefici nutrizionali del carciofo e le sue eventuali controindicazioni, verranno anche analizzate le componenti in grado di renderlo prezioso ed ambìto in cucina e, semmai, utilizzabile anche in medicina e in fisioterapia per usi terapeutici.
Il Gusto della Salute, in programma alle ore 15 di venerdì 3 dicembre, è un evento diffuso sui canali social anche del gruppo ADNKronos e si svolge sotto l’egida della Fondazione per la Medicina Personalizzata.
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