Per il museo del ricordo, “che vorremmo fare a Roma, abbiamo già individuato l’edificio e si trova nella zona di Piazza del Popolo”. Ad annunciarlo è Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, in occasione della rassegna ‘Forum in Masseria’ condotto da Bruno Vespa. Il museo del Ricordo, insieme a quello della Shoah “passato con legge”, “sono due musei che poi mi sono particolarmente a cuore”, afferma il ministro.
Quindi Sangiuliano rivendica gli enormi passi avanti fatti dai musei italiani. “Ho portato da 40 a 60 i musei autonomi perché credo allo strumento dell’autonomia. L’autonomia che si costruirà da un punto di vista normativo noi l’abbiamo già fatta e ha dato dei buoni risultati”. E “grazie all’autonomia, i musei del sud Italia hanno ribaltato lo schema: oggi il Man, il Museo archeologico nazionale di Napoli, Capodimonte, il Parco di Pompei ma anche il Museo di Reggio Calabria sono dei gioielli di efficienza, di pulizia e organizzazione”.
Questo perché, aggiunge il ministro, “l’autonomia significa più risorse, una managerialità nella gestione e la capacità di spendere immediatamente le risorse economiche”. Ogni museo, afferma Sangiuliano, “ricorda noi da dove veniamo e chi siamo, ma sono anche una straordinaria occasione di rappresentazione della nazione italiana e di sviluppo. Noi siamo un unicum, abbiamo cose che altri non hanno e che sono risultati di questa storia millenaria”.
“Sono enormemente migliorati e non solo per merito mio. Anche il mio predecessore ha fatto cose interessanti”, riconosce. Passi avanti che, sottolinea il ministro, “ci riconosce la comunità internazionale degli esperti: ho incontrato la direttrice del Louvre, con la quale ho un piccolo contenzioso perché ci devono restituire sette vasi che sono stati trafugati e anche lei ha detto pubblicamente che i musei italiani hanno fatto passi enormi”.
Alla Pinacoteca di Brera “ci sono stato ben otto volte, ho trovato un direttore finalmente bravo e noi il 7 dicembre apriremo Palazzo Citterio che sarà un’operazione straordinaria perché noi avremo una Brera numero due”, annuncia il ministro.
“In questo momento a Capodimonte c’è un investimento di 40 milioni di euro. Sono iniziati i lavori ed io sono andato sul cantiere per vedere che tutto fosse fatto in regola”, afferma Sangiuliano. Grazie a questi nuovi interventi, spiega il ministro, “il 90% dell’energia di Capodimonte sarà dato dagli impianti fotovoltaici”. Inoltre, “verrà ripristinata la vecchia terrazza di Capodimonte che era stata dismessa e stiamo ripristinando quel palazzetto che è di fronte alla reggia di Capodimonte dove metteremo l’arte contemporanea”.
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