Draghi in Israele: “Impegno a rafforzare memoria Shoah”

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Draghi in Israele: “Impegno a rafforzare memoria Shoah”

“Le istituzioni e la società civile italiane sono da tanti anni attivi nella lotta all’antisemitismo, in ambito nazionale e internazionale. Il Governo è impegnato a rafforzare la memoria della Shoah e a contrastare le discriminazioni di ogni tipo contro gli ebrei”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, incontrando la comunità ebraica italiana a Gerusalemme, nel tempio di Conegliano.

“Lo facciamo con la Strategia nazionale, coordinata dalla Professoressa Santerini – ha rivendicato Draghi – e con la Commissione straordinaria presieduta dalla Senatrice Segre. Abbiamo adottato la definizione dell’antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance per affrontare pregiudizi e stereotipi – dalle scuole all’amministrazione pubblica. Vogliamo promuovere la conoscenza della cultura ebraica nei musei italiani e coltivare il dialogo tra religioni e fedi per favorire la conoscenza reciproca. Questi sforzi – ha rimarcato il presidente del Consiglio – sono essenziali per tutelare la dignità umana, contrastare l’ignoranza, sconfiggere l’indifferenza”.

“In momenti di crisi, di incertezza, di guerra come quello che stiamo vivendo – ha scandito Draghi – è ancora più importante opporsi con fermezza all’uso politico dell’odio. Dobbiamo promuovere la tolleranza, il rispetto reciproco, l’amore per il prossimo – questi sono i veri ingredienti di una pace duratura. La storia della vostra comunità – ha detto il premier – è un esempio a cui guardare con orgoglio”.

“Lo sviluppo della comunità italiana – ha quindi ricordato – è direttamente legata ai terribili fatti del Ventennio, in particolare all’introduzione delle leggi razziali nel 1938. Le enormi colpe del nazifascismo e gli orrori della guerra non hanno diminuito l’importanza della diaspora ebraica in Italia che ancora oggi è ricca di energia, spirito, tradizione. Dal dopoguerra a oggi, i legami tra le nostre comunità si sono rafforzati, in ogni campo”.

Legami rafforzati, ha rimarcato il Presidente del Consiglio, “nella ricerca, tramite la collaborazione universitaria e il lavoro dei singoli, come Giulio Racah, che contribuì in modo significativo a sviluppare la fisica qui in Israele. Nell’economia, grazie alle floride attività imprenditoriali di emigranti italiani in Israele e di israeliani in Italia. Nel campo della cultura, dal cinema alla letteratura, dall’architettura al design”.

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