Scuola. La protesta «sarà massiccia»

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Scuola. La protesta «sarà massiccia»
Foto: HINA /Zvonimir KUHTIÆ/ zk

Il presidente del Sindacato “Preporod”, Želko Stipić ha annunciato che estenderà la portata delle azioni sindacali contro la proposta del governo sulla normativa dei coefficienti per il calcolo delle retribuzioni nei servizi pubblici. Non ha fornito dettagli a riguardo, ma ha specificato che potrà parlarne di più venerdì. Stipić ha stimato che la protesta sarà almeno dieci volte più massiccia rispetto a quella svoltasi in piazza San Marco a Zagabria venerdì scorso. Le attività per organizzare il grande comizio partiranno immediatamente dopo l’annuncio previsto per domani. Il leader del “Preporod” ha aggiunto inoltre che non ha ancora ricevuto risposta dagli altri due Sindacati scolastici riguardo alla loro partecipazione al comizio.

In risposta all’affermazione del ministro del Lavoro Marin Piletić sul presunto numero esiguo dei Sindacati che si sono uniti alla protesta, Želko Stipić ha detto che “Preporod” è la quarta organizzazione sindacale per numero di appartenenti e che prossimamente potrebbe diventare la seconda. Ha affermato ancora che il “Preporod” ha oltre 10.500 membri mentre il Sindacato indipendente della scienza e dell’istruzione superiore conta sui 10.000 membri, il che fa assieme più di 20.000 tesserati.

Il segretario del Sindacato indipendente della scienza e dell’alta educazione, Matija Kroflin, ha detto che qualche migliaio di manifestanti ha inviato venerdì scorso il messaggio che con il decreto sui coefficienti salariali non è stato fatto un buon lavoro per il sistema educativo e scientifico e ha invitato il ministro Fuchs a rimboccarsi le maniche. “Se non comprende perché dovrebbe discutere con i Sindacati, forse gli sarà tutto più chiaro quando l’anno accademico non inizierà in tempo, gli alunni resteranno a casa e gli studenti in strada”, ha rilevato Matija Kroflin. Il sindacalista ha ritenuto non democratiche le affermazioni del ministro Piletić che ha valutato che Kroflin e quelli come lui vogliono fare politica sotto la copertura dell’attività sindacale. “I Sindacati non sono influenzati dalla politica, ma dai loro tesserati”, ha ribattuto. Il premier Plenković si è circondato, secondo Kroflin, di personale senza esperienza e forza politica che non gli rappresenta una minaccia ma che gli fa comunque danno.

Gordan Jandroković: «Escludo disordini sociali»

Sulle proteste sindacali che potrebbero svolgersi già sabato a Zagabria è intervenuto anche il presidente del Sabor. Alla domanda postagli dai media a questo proposito, Gordan Jandroković ha risposto che “non ha alcun messaggio da lanciare”. “Lì si riuniranno quelli che pensano di poter fare la Croazia migliore, più sicura, democratica, economicamente più forte di quello che è ora: Grbin, Benčić, Orešković, Beljak, Čačić, Pejović. Io in questo non ci credo e sono sicuro che la maggior parte dei cittadini non ci creda altrettanto. Ma quelli che pensano che costoro siano la soluzione, verranno sicuramente a sostenerli”, ha affermato il presidente del Sabor.

Per quanto riguarda la possibilità di disordini sociali nel contesto delle annunciate proteste per via dell’insoddisfazione con la nuova normativa riguardo ai coefficienti per il calcolo delle paghe nei servizi pubblici e statali, Jandroković ha commentato che non vede alcun motivo perché questo accada dato che “oggettivamente, gli indicatori economici che la Croazia ha sono sensibilmente migliori rispetto alla maggioranza dei Paesi UE. Con questa proposta le paghe saliranno, specialmente in alcune professioni che si discostano molto dalla media”.

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