
Circa 1.500 medici provenienti da tutta la Croazia si sono riuniti oggi, sabato 18 marzo, in piazza San marco a Zagabria, da cui gli organizzatori hanno invitato il primo ministro Andrej Plenković a compiere passi concreti per salvare la sanità croata che, come hanno sottolineato, “sta per collassare”.
“Il sistema sta crollando davanti ai nostri occhi e se questa situazione dovesse persistere i cittadini non avranno più un’assistenza sanitaria di qualità. Basta discorsi interminabili e riunioni vuote, vogliamo azioni concrete. Il governo e il premier devono darsi una mossa”. Lo ha detto dal podio Krešimir Luetić, presidente della Camera medica croata, che ha organizzato la protesta con altre quattro associazioni mediche.
I medici insoddisfatti hanno evidenziato il sovraccarico e le pessime condizioni di lavoro, la gestione inefficiente del sistema, la devastazione dell’assistenza sanitaria di base, l’inesistente riforma sanitaria e il continuo disinteresse per le loro richieste.
“Il governo si metta subito al lavoro. C’è qualcosa di terribilmente marcio nel sistema sanitario e ne abbiamo abbastanza. Molto presto, un milione di persone rimarrà senza un medico di famiglia”, ha detto Nataša Ban Toskić, presidente del Coordinamento dei medici di famiglia.
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