Željko Sopić. «Non scommetterei neppure sul Barcellona»

Domani, domenica 29 ottobre, pomeriggio (inizio ore 15) il Rijeka ospita il Gorica e il tecnico dei fiumani Željko Sopić ha grande fiducia nella sua squadra

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Željko Sopić. «Non scommetterei neppure sul Barcellona»
Željko Sopić e Niko Janković arrivano alla conferenza stampa. Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

Il derby istroquarnerino è ormai acqua passata e domani pomeriggio c’è l’occasione per smaltire la delusione dopo la mancata vittoria al Drosina. A Rujevica, con fischio d’inizio alle ore 15 (arbitro Duje Strukan di Spalato), arriva infatti il Gorica, all’apparenza una squadra che non dovrebbe essere in grado di mettere i bastoni fra le ruote al Rijeka primo in classifica. Se tuttavia si tiene in considerazione che la formazione guidata da Dinko Jeličić ha saputo prendere le misure alla Dinamo, e ancor prima all’Hajduk, viene fuori che l’esito è tutt’altro che scontato. Per il tecnico Željko Sopić sarà poi una partita particolare visto che la scorsa stagione aveva assunto la panchina del Gorica in una situazione all’apparenza disperata, salvo poi raggiungere un’incredibile salvezza ai danni dello Šibenik. Anche per questo motivo il presidente Damir Mišković lo ha scelto quale nuovo allenatore del Rijeka al momento della “fuga” di Sergej Jakirović alla Dinamo, dove l’ex tecnico dei fiumani se la sta spassando piuttosto male. Ma questo è un problema suo e della dirigenza del Maksimir, non certo del Rijeka…

Dilaver e Radeljić disponibili
Tornando a Sopić, c’è la consapevolezza che domani non sarà certo una passeggiata. “Ci stiamo preparando bene per la partita con il Gorica, abbiamo avuto qualche piccolo problema, ma penso che sino alla gara di domenica tutto si risolverà nel migliore dei modi. Sono convinto che scenderemo in campo con il miglior undici possibile, determinati a ottenere i tre punti in palio – dice alla tradizionale conferenza stampa che precede gli impegni ufficiali –. Emir Dilaver e Stjepan Radeljić? La situazione è OK, entrambi si stanno allenando regolarmente e non vedo grandi problemi in tal senso. Insomma, dovrebbero essere disponibili. Anche Alen Grgić è tornato a lavorare con il gruppo. Abbiamo energia da vendere e scenderemo in campo con l’intenzione di aggredirli e sbloccare quanto prima il risultato. Ciò ci faciliterebbe le cose. Certo, ci vorrà pazienza e intelligenza tattica. Voglio vedere lo stesso Rijeka del primo tempo contro l’Istra 1961, direi che è il minimo sindacale. La fiducia e l’autostima sono due fattori fondamentali nel calcio moderno”.

Crederci è fondamentale
Come già detto, Sopić ha compiuto un autentico miracolo sportivo con il Gorica la scorsa stagione. Tutti consideravano la squadra del Turopolje come prossima alla retrocessione, ma alla fine è arrivata la rimonta ai danni dello Šibenik.
“Non guarderei troppo indietro nel tempo. Attualmente stanno giocando un ottimo calcio e, se tornassimo alla scorsa stagione, finiremmo per sminuire il lavoro del mio amico e collega Dinko Jeličić, che guida la squadra in modo fenomenale. L’anno scorso la situazione era tale che abbiamo dovuto fare un miracolo praticamente dal nulla. Sicuramente per loro ora è molto più facile rispetto alla scorsa stagione, quando abbiamo ottenuto la nostra prima vittoria, contro la Lokomotiva, soltanto nel 20º turno. Eravamo a -11 dallo Šibenik penultimo, ma tutti noi abbiamo dato il massimo per raggiungere l’obiettivo prefissato. Ci abbiamo creduto ciecamente e alla fine siamo riusciti nella nostra missione di salvarci. Con questa inerzia il Gorica ha affrontato la stagione corrente, anche se alcuni giocatori come Mrzljak o Jurić se ne sono andati o hanno avuto problemi fisici”.

Squadra esperta
A proposito dei giocatori del Gorica, Sopić avverte. “Magari con un po’ di ritardo, alla fine è stato fatto un buon mercato estivo da parte della società. Hanno una squadra con carattere e qualità, molto più esperta della nostra. Giocatori come Maloča, Mrzljak, Štiglec, Krizmanić, Raspopović e Matavž hanno più di 200 partite nelle gambe in ambito di HNL. Il Gorica è compatto e difficilmente subisce gol. Non sarà facile per noi, ma vi dico che se in questo momento il Barcellona venisse a Rujevica non scommetterei su di loro”, ha detto Sopić a modo suo. In merito allo “stile” del tutto particolare, il tecnico chiarisce: “Una parola che in generale i croati conoscono a malapena è: la verità. I giornalisti mi fanno delle domande e poi si aspettano che dica loro ciò che vorrebbero sentire. Ma io dico sempre ciò che penso, come stanno le cose. Se poi mi rinfacciano che sono una marionetta o qualcos’alto, sinceramente non me ne frega nulla. Io sono fatto così e non cambierò. Ho una testa per pensare e ragionare, non mi serve quella di altre persone. E dico sempre come stanno le cose, piaccia o meno”.

Janković: «Pronti e in crescita»
Ad affiancare Sopić alla conferenza stampa è stato Niko Janković, ormai uno dei pilasti della squadra. “Abbiamo il massimo rispetto per il Gorica, in fin dei conti ha subito finora appena otto gol. Direi che è un fortino difficile da espugnare. Ed è un fortino costruito in gran parte dal nostro attuale allenatore: se c’è qualcuno che conosce pregi e difetti del Gorica questo è sicuramente lui. Questa potrebbe essere una carta a nostro favore. Noi siamo pronti e in costante crescita, intenzionati più che mai a estendere la serie positiva. Obiettivi stagionali? Ci terrei a sottolineare che né l’allenatore né il presidente ci hanno posto alcun imperativo. Forse è proprio questo il motivo per il quale possiamo giocare più rilassati, decisamente avvantaggiati rispetto alla concorrenza”.

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