Tomić: «Voglio un Rijeka diverso»

La sconfitta contro la Dinamo brucia ancora. Con la Lokomotiva bisogna per forza voltare pagina

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Tomić: «Voglio un Rijeka diverso»

Dopo la sconfitta in casa della Dinamo, dolente più per il modo in cui è arrivata (fiumani sin troppo arrendevoli) che per il risultato finale (2-0), il Rijeka volta pagina e si appresta ad affrontare questo pomeriggio (ore 17.05) a Rujevica la Lokomotiva nell’ambito della 22ª giornata di Prima Lega. Una gara assolutamente da vincere, sia per la classifica che per il morale. La graduatoria dice chiaramente che la Dinamo si allontana e l’Hajduk si avvicina, senza dimenticare comunque un Osijek sulla carta molto competitivo, ma che continua parecchio a balbettare rispetto alle potenzialità delle quali dispone. Gli slavoni saranno anche il seguente avversario dei quarnerini, il 13 febbraio al Gradski vrt.

 

”Negli ultimi giorni abbiamo analizzato a fondo la gara del Maksimir per capire bene dove abbiamo sbagliato – fa sapere l’allenatore Goran Tomić –. Siamo arrivati alla conclusione che ci è mancata la determinazione e il coraggio in fase d’attacco. Dovevamo assolutamente osare di più. In settimana abbiamo lavorato sodo per rimediare alle lacune evidenziate. Domani è un nuovo giorno e faremo il possibile per riscattarci. Voglio un Rijeka ben diverso da quello del Maksimir”.

L’allenatore Goran Tomić

Inutile dire che, vista la situazione di classifica e il vantaggio del campo amico, il Rijeka partirà con i favori del pronostico dalla propria parte. Ma la Lokomotiva non va assolutamente sottovalutata. D’altronde, i precedenti insegnano. “Nel girone autunnale abbiamo perso a Rujevica per poi andare a vincere pochi giorni dopo in via Kranjčević – ricorda il tecnico sebenzano –. Sappiamo benissimo che cosa ci aspetta e dobbiamo farci trovare pronti. Ai ragazzi chiedo di aggredire l’avversario, cercando di mantenere il possesso palla. Saranno novanta minuti difficili, ma è lecito aspettarsi la vittoria”.

Rispetto sì, paura no

Gli zagabresi non sono certo il tipo di squadra che verrà a Fiume con l’unico obiettivo di difendersi. “Mi attendo il solito approccio da parte loro. La Lokomotiva è una squadra giovane e piena di brio. Corrono tanto e hanno energia da vendere. In poche parole, sono in grado di mettere i bastoni fra le ruote a chiunque. Lo hanno già dimostrato nel girone autunnale battendo Dinamo e Rijeka nonché pareggiando con Osijek e Hajduk. Ho detto alla mia squadra di rispettarli al massimo. Rispettarli sì, ma temerli no. Del resto, abbiamo anche noi parecchia qualità tecnica e forza mentale”, analizza Tomić.

Rispetto agli avversari il Rijeka ha qualcosa in più, soprattutto quando gioca a Rujevica. Sempre che non ci siano le solite misure sanitarie a mettersi di mezzo, come purtroppo accade ormai da due anni. “Mi rallegra il fatto degli spettatori sugli spalti. Colgo l’occasione per invitarli a venire allo stadio e sostenere i propri beniamini. Nelle prossime cinque o sei uscite ci attendono impegni molto difficili, ma confidiamo nel prezioso sostegno dei nostri tifosi. Il loro incitamento ci dà quella dose di adrenalina in più. Con il sostegno del pubblico e la qualità tecnica dei ragazzi possiamo raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Dubbi tattici e tecnici

Nelle amichevoli di Umago, ma anche al Maksimir, si è avuta la netta impressione che Tomić stesse ancora sempre cercando l’undici ideale. Premesso che ogni partita è un capitolo a parte, per tipologia e caratteristiche tattiche dell’avversario, il tecnico non sembra avere tuttora le idee chiare in merito. Qui ci riferiamo sia al modulo (3-4-2-1 o 4-2-3-1) che agli interpreti. Va comunque tenuto in considerazione che è difficile dare una ben precisa identità alla squadra quando da un momento all’altro ci potrebbe essere qualche partenza o arrivo. Contro la Lokomotiva sono attesi alcuni avvicendamenti rispetto alla sfida con la Dinamo. “Non ci sono assenze di alcun genere, né per infortunio né per squalifica – conferma l’allenatore –. Ho grossomodo in testa la formazione di partenza, ma mi riservo ancora un po’ di tempo per decidere chi mandare in campo dall’inizio. Aspetto la rifinitura per vedere la risposta di ciascun giocatore”.

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