Sopić: «Conta solo vincere»

Dopo la sconfitta in casa della Dinamo, che brucia ancora, il Rijeka si rituffa negli impegni di Coppa Croazia. Oggi (ore 14), nell’ambito dei quarti di finale, i fiumani faranno visita al Rudeš, ultimo in campionato e prossimo alla retrocessione. L’obiettivo è chiaro

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Sopić: «Conta solo vincere»
Franjo Ivanović in azione contro il Rudeš nella recente gara di campionato. Foto: RONI BRMALJ

Voltare pagina. Questo l’imperativo in casa Rijeka dopo la bruciante sconfitta al Maksimir e in vista dell’odierno confronto di Coppa Croazia in casa del Rudeš. Si giocherà alle ore 14 a Zagabria. Inutile dire che i fiumani ci tengono molto alla coppa nazionale, un trofeo sempre molto ambito dalle parti di Rujevica, oltre che uno sbocco sulla scena internazionale. Tuttavia, vista l’attuale posizione in classifica, la qualificazione in Conference League (o in Champions, chissà) non sembra al momento in predicato. Il Rudeš è sì una nave alla deriva e ormai da tempo retrocesso, ma la prudenza non è mai troppa. Soprattutto dopo quanto accaduto con la Dinamo, quando un’ingenuità è costata la sconfitta e, lo dirà soltanto il tempo, forse anche molto di più.

“In quanto alla gara del Maksimir non ho cambiato il mio punto di vista nemmeno a mente fredda – taglia corto l’allenatore Željko Sopić –. Nella ripresa dovevamo difenderci meno e osare di più. In pratica, a tratti non abbiamo giocato a calcio. Ci siamo limitati a colpire in contropiede e se difronte non ci fosse stata una squadra di valore come la Dinamo probabilmente uno o due sarebbero andati a buon fine. Ma è il calcio e spesso gli episodi di premiano o ti puniscono. Nonostante la sconfitta siamo una buonissima squadra, con gli attributi. Quanto successo non ci deve demoralizzare. Andiamo avanti per la nostra strada”.
Oggi sul percorso ci sarà il Rudeš nei quarti di Coppa. “Buon per noi che c’è subito un’altra partita all’orizzonte, una specie di prova del riscatto. Anche i ragazzi ne sono felici in quanto, inutile negarlo, preferiscono giocare che allenarsi. L’obiettivo è chiaro: riprendere la striscia di vittorie e ottenere il piazzamento in semifinale correndo quanti meno rischi ed evitando di pagare dazio alla stanchezza o altri fattori”.
Da augurarsi che la sfida al vertice di domenica non abbia lasciato troppo i segni. “Purtroppo ci sono due o tre giocatori che lamentano problemi fisici e che con ogni probabilità saranno costretti a saltare la sfida – osserva Sopić –. La mia intenzione è di mandare in campo la miglior formazione possibile, undici giocatori sani e affamati di vittoria. Ho detto ai ragazzi che m’interessa soltanto la qualificazione, null’altro. Anzi, per la prima volta nella mia carriera di allenatore dopo la partita stessa non farò alcuna analisi in merito. Vincere e basta, costi quel che costi. Ma non illudiamoci che sarà facile. Sono nato in quel rione e so benissimo quanto il Rudeš ci tenga a fare bella figura tra la sua gente. Mi ricordo della partita di 5o 6 anni fa, anche perché ero presente in tribuna, quando il Rijeka di Igor Bišćan la spuntò soltanto ai supplementari dopo il 3-3 dei tempi regolamentari. Ci aspetta una gara impegnativa, ma coloro che scenderanno in campo, incluso qualche giocatore che solitamente trova meno spazio, dovranno dimostrare che meritano di indossare questa maglia. Il Rudeš sarà anche fanalino di coda e a digiuno di vittorie in campionato, ma in Coppa Croazia ha comunque fatto fuori lo Slaven Belupo. Questo deve farci riflettere”.

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