Rijeka-Hajduk. Un derby da vincere

Domani sera a Rujevica il big match della 29ª giornata di campionato

0
Rijeka-Hajduk. Un derby da vincere
La sfida di domani sera promette scintille. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il compito di chiudere la 29ª giornata della SuperSport HNL toccherà al big match tra Rijeka e Hajduk, in programma domani sera a Rujevica con calcio d’inizio alle 18. Si tratta del quarto incrocio stagionale tra le due formazioni: i biancocrociati avevano espugnato il Poljud per 2-1 nell’ultimo confronto dopo che gli spalatini si erano imposti nei primi due (2-0 a Spalato e 1-0 a Fiume). Sarà inoltre il derby dell’Adriatico numero 170 in tutte le competizioni. Sergej Jakirović ha avuto una settimana intera per preparare al meglio questa sfida a differenza del suo collega Ivan Leko, reduce dalla semifinale di Coppa Croazia con lo Slaven Belupo che si è trasformata in una vera e propria guerra di trincea. Il rigore trasformato da Livaja ha permesso ai dalmati di staccare il pass per la finale, ma qualche tossina nelle gambe sarà certamente rimasta dal momento che in campo le due squadre non si sono minimamente risparmiate. Un altro grattacapo per Leko è rappresentato dalle assenze di due giocatori chiave come Livaja e Krovinović, fermati dal giudice sportivo. Di contro invece Jakirović si ritrova con l’imbarazzo della scelta dato che l’unico indisponibile è Bogojević, alle prese con un fastidio al ginocchio nonostante gli esami strumentali a cui si è sottoposto in settimana non abbiano rilevato alcun danno. Domani è inoltre atteso il pubblico delle grandi occasioni (si va verso il tutto esaurito), pronto a spingere il Rijeka verso quella vittoria che in casa contro i rivali di sempre manca da tre anni e che potrebbe anche valere il terzo posto in solitaria.

Interrompere il digiuno
“Noi favoriti? In un derby non ci sono mai favoriti: è più un 50:50 – mantiene un profilo basso l’allenatore dei fiumani –. Stiamo attraversando un buon momento, ma soprattutto abbiamo agganciato il treno Europa. Anche l’Hajduk è però in salute e malgrado sia orfano di Livaja e Krovinović, per noi sarà difficile lo stesso. Anzi, la loro assenza complica non poco la preparazione della partita. Livaja è un top player, uno che da solo sposta gli equilibri. Senza di lui l’Hajduk è un’altra squadra. Anche Krovinović è un giocatore molto importante per loro soprattutto nella creazione. Kalinić e Fossati al loro posto? Vedremo. Noi comunque abbiamo studiato tutte le possibili varianti. Ma al di là dell’assetto tattico, in questo tipo di partite conta soprattutto l’atteggiamento”.
Il tecnico di Mostar ha seguito con particolare attenzione e interesse il match di Koprivnica in Coppa. “Mi aspettavo esattamente questo tipo di partita. Lo Slaven è una squadra solida, bilanciata, che non ti fa giocare e che dietro concede pochissimo. L’unico tiro nello specchio dell’Hajduk è stato il rigore di Livaja… Sono tre anni che il Rijeka non batte l’Hajduk a Rujevica e vogliamo finalmente interrompere questo digiuno”, ha concluso Jakirović, il quale ha battuto l’Hajduk sette volte: sei sulla panchina del Gorica e una sulla quella biancocrociata.

Intensità e coraggio
Ad affiancarlo in conferenza stampa il portiere e capitano Nediljko Labrović, grande protagonista nell’ultima sfida al Poljud quando aveva salvato i tre punti parando un rigore a Livaja praticamente allo scadere. “Vincere in un ambiente caldissimo come quello del Poljud è stato pazzesco – ricorda l’estremo difensore ex Šibenik –. Vogliamo batterli anche domani e per farlo sarà necessario mettere in campo quella stessa intensità e coraggio visti due mesi fa. Chi sarà il loro rigorista? Intanto vediamo prima di non concedere rigori… Poi se proprio dovesse accadere, vedremo. Noi portieri abbiamo comunque studiato diversi giocatori che potrebbero presentarsi sul dischetto. La chiave? Mi aspetto una partita molto combattuta e solitamente in questi casi sono i dettagli a fare la differenza”.
In questo momento l’Hajduk sembra leggermente più discontinuo. “Questo è un discorso che vale un po’ per tutte le squadre. Detto ciò, stiamo attraversando un buon momento di forma, giochiamo bene, i risultati ci danno ragione e di conseguenza anche l’umore all’interno dello spogliatoio è alto. Ci sono quindi tutti i presupposti per una grande partita. La corsa Europa? Siamo tutti lì. L’obiettivo è conquistare il maggior numero di punti da qui alla fine. L’esperienza in nazionale? Fantastica. Avere l’opportunità di allenarti e misurarti con alcuni dei giocatori più forti al mondo può soltanto aiutarti a crescere e migliorare”, ha infine aggiunto il portierone del Rijeka.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display