Rijeka, due bonus da sfruttare nella corsa all’agognato titolo

Nel testa a testa con la Dinamo i biancocrociati possono contare sul vantaggio che hanno in classifica, come pure sullo scontro diretto da giocare a Rujevica. Nelle ultime sette giornate la banda di Željko Sopić avrà tre partite in casa e quattro in trasferta

0
Rijeka, due bonus da sfruttare nella corsa all’agognato titolo
Il rijeka sta viaggiando come un treno e continua a cullare il sogno chiamato titolo. Foto: Roni Brmalj

Il Rijeka viaggia come un treno. Passano partite, settimane e mesi, ma i biancocrociati sono sempre là davanti. I fiumani si sono issati in vetta all’inizio del girone primaverile dopo aver sbancato il Poljud per 2-1 alla fine di gennaio e da allora non l’hanno più mollata. Semplicemente pazzesco il percorso nella seconda parte di stagione, che ha visto la banda di Željko Sopić vincere 12 partite sulle 13 disputate tra campionato e Coppa Croazia. Ma c’è un dato ancora più clamoroso ed è quello dei gol subiti: escluso il recupero con il Gorica (3-2), la capolista ha incassato soltanto due reti, ovvero contro l’Hajduk a Spalato (Pukštas) e contro la Dinamo a Zagabria, con il rigore regalato allo scadere che Brodić ha trasformato infliggendo l’unica sconfitta in questo 2024. Dopo 29 giornate sono complessivamente 20 i gol subiti, ma un po’ a sorpresa è l’Hajduk ad avere (ancora) la miglior difesa del campionato incassando due reti in meno rispetto ai rivali quarnerini, i quali in compenso hanno il miglior attacco (57 gol). L’aspetto curioso è che il Rijeka non ha il classico bomber di peso, uno da 15-20 gol a stagione per intenderci, tant’è che il best scorer è ancor sempre Janković con 7 centri, sebbene il fantasista sia stato fuori un mese e nel frattempo abbia pure perso il posto nello starting eleven. Ma il Rijeka è una cooperativa del gol che vede andare a segno un po’ tutti, dai difensori agli attaccanti.

Hajduk «congelato»
La vittoria di misura sull’Hajduk ha tagliato definitivamente dalla corsa al titolo gli spalatini, ora “congelati” a -10 dal primo posto. Che poi in realtà sarebbe un -11 considerando che Labrović e soci hanno pure il vantaggio negli scontri diretti. L’aritmetica non condanna ancora i dalmati dato che in palio ci sono ancora 21 punti, ma in questo momento nemmeno un Hajduk “in formato Rijeka” sarebbe in grado di colmare un tale gap, figuriamoci una società alla deriva che all’indomani della sconfitta di Rujevica ha cacciato prima il presidente Lukša Jakobušić e dopo un paio d’ore pure il tecnico Mislav Karoglan. Ma è praticamente dallo scivolone interno contro la Lokomotiva, appena prima della sosta delle nazionali, che si era iniziato a capire che la corsa al titolo si sarebbe trasformata in un testa a testa tra Rijeka e Dinamo.
La classifica vede i fiumani a quota 65 punti, 5 in più rispetto agli zagabresi che hanno però ancora una partita da recuperare (il 17 aprile con il Varaždin). Sostanzialmente sono entrambi padroni del proprio destino perché vincendo tutte le partite da qui alla fine si laureerebbero campioni. Che cosa farà dunque la differenza da qui al prossimo 25 maggio? Gli incroci con le “piccole” o piuttosto lo scontro diretto del prossimo 5 maggio a Rujevica? A questo punto non resta che spulciare il calendario per provare a capire quale delle duellanti, almeno sulla carta, si ritrova con un cammino un po’ più favorevole. Ma andiamo con ordine.

Il fattore Coppa
Nelle ultime sette giornate il Rijeka disputerà tre partite in casa e quattro in trasferta. Anche la Dinamo ne avrà tre davanti al proprio pubblico, ma ben cinque lontano dal Maksimir. Nel prossimo turno la squadra di Sopić sarà di scena a Pola nella tana dei cugini dell’Istra 1961. Guardando la classifica e la differenza di valori tecnici tra le due formazioni non ci dovrebbe essere storia, ma non è un derby dall’esito già scritto perché nel girone autunnale i polesi avevano già frenato i cugini al Drosina (1-1), impedendo loro l’allungo in vetta. Poi a Rujevica arriverà il Gorica, altro cliente scomodo e guidato dall’ex centravanti fiumano Rajko Vidović, quindi sarà la volta della sempre spigolosa Lokomotiva sul campo di via Kranjčević (per la gioia di Sopić…), prima dell’atteso scontro diretto casalingo con la Dinamo. Dopodiché seguiranno due trasferte consecutive contro Varaždin e Osijek, infine chiusura in casa con lo Slaven Belupo.
Dal canto suo la rediviva Dinamo di Sergej Jakirović disputerà le prossime quattro partite tutte in trasferta(!), nell’ordine contro Gorica, Lokomotiva, Varaždin e Rijeka (questo in virtù dello scambio di sede con la Lokomotiva). In mezzo ci sarà il recupero interno con il Varaždin, al Maksimir arriverà poi l’Osijek, nella penultima giornata gli zagabresi faranno visita allo Slaven Belupo per poi chiudere la stagione in casa contro il fanalino Rudeš.
Alla luce di tutto ciò il Rijeka si ritrova con un piccolo vantaggio. Innanzitutto in termini di classifica e poi con lo scontro diretto in casa. Ma attenzione poi alla finale di Coppa Croazia che si incastra in questo convulso finale di stagione e che potrebbe rimescolare ulteriormente le carte…

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display