Istra 1961, il ritorno alla dura realtà

0
Istra 1961, il ritorno alla dura realtà

POLA | Altro che prima vittoria in campionato. L’Istra 1961 ha reso “vano” il punto conquistato a Rujevica facendosi superare (2-0) nel sesto turno di campionato davanti al pubblico amico dal Gorica, che pur non avendo fatto una partita da sogno ha conquistato i tre punti per quella che è la terza vittoria consecutiva. Per i polesi una sconfitta bruciante, che non aiuterà a trascorrere una sosta tranquilla.
Rispetto all’undici di Rujevica, Marquez fa soltanto un cambio obbligatorio: al posto dell’infortunato Cardozo c’è Iglesias. Un primo tempo chiuso sullo 0-0, ma che non ha fatto annoiare gli spettatori. I padroni di casa hanno cercato di attaccare con un gioco corale, mentre gli ospiti hanno fatto affidamento sulla coppia formata dal capocannoniere del torneo Zwolinski ed da Atiemwen. È stato quest’ultimo a tenere costantemente in apprensione la retroguardia locale: Grujević, in particolare, non sapeva che pesci pigliare. Nonostante il gioco combattuto, le occasioni vere sono mancate. Da registrare una conclusione a fil di palo di Grujević dai 30 metri e una girata maldestra di Zwolinski, prima della ghiotta occasione sprecata da Mierez al 27’, che ha sparato su Kahlina in uscita dopo un ottimo pallone servitogli da Obeng. Il momento più emozionante è avvenuto in pieno recupero del primo tempo, con Lovrić che da oltre 25 metri ha colpito la traversa su punizione.

Nell’intervallo l’infortunato Grujević è stato sostituito da Franić, con Ivančić che ha indossato la fascia di capitano. Al 47’ Obeng ha avuto una buona occasione, ma la sua conclusione dal vertice dell’area è stata murata da un difensore avversario. Al 50’ invece il folletto Atiemwen ha mandato il pallone sulla traversa con un tiro dai 20 metri. Dopo un’ora di gioco Marquez ha deciso di giocarsi la carta Sanè, facendo retrocedere Obeng, ma la mossa non ha sortito l’effetto sperato. Anzi sono stati gli ospiti a passare in vantaggio: su calcio d’angolo Suk è salito più in alto di tutti insaccando di testa. L’allenatore locale a quel punto ha fatto entrare anche Villa, ma dopo due minuti è arrivato il colpo del KO. Obeng ha passato il pallone a Rubić, che non si è accorto proprio per nulla dell’arrivo di Atiemwen. Il nigeriano si è involato sulla destra servendo un pallone d’oro a Zwolinski, che ha depositato facilmente in rete.

Nei restanti minuti a nulla sono valsi i tentativi dei polesi di trovare il gol che avrebbe eventualmente riaperto la partita. Tutto sommato, un grande passo indietro della squadra di Marquez dopo la promettente prestazione contro il Rijeka nel turno precedente.

Da rilevare che durante tutto l’incontro ci sono stati cori di sostegno per gli operai dell’Uljanik, saliti agli onori della cronaca per il ritardo nel versamento degli stipendi.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display