I l sorpasso del Rijeka, la fuga dell’Hajduk o la Dinamo che si rifà sotto? Sono diversi gli scenari possibili a poche ore dall’attesissimo big match di stasera a Rujevica tra Rijeka e Hajduk, pronto a infiammare l’11ª giornata della SuperSport HNL (calcio d’inizio alle 18.30). Un derby come di consueto sentitissimo (e ad alto rischio) che dopo diverso tempo torna ad avere un’alta posta in palio visto che potrebbe ridisegnare la classifica in quanto a scontrarsi sono le prime due della classe, con gli spalatini davanti ai fiumani di due lunghezze (21 a 19). I biancocrociati hanno un conto aperto con i dalmati, che li avevano battuti nella sfida giocata a Spalato nella prima tornata di campionato (1-0), risultando peraltro l’unica squadra ad aver messo loro la museruola. Nelle 16 partite disputate fin qui in stagione, il Rijeka ha messo a segno 43 reti in tutte le competizioni (2,69 di media gol), sbriciolando il record precedente detenuto dalla squadra di Matjaž Kek nella stagione 2014/15 con 39 gol in 16 partite. La squadra ha timbrato il cartellino in 15 di queste, restando a secco solamente al Poljud il 30 luglio scorso (andandoci però vicino con il palo colpito da Fruk in avvio). Labrović e soci potranno contare sulla spinta di uno stadio sold-out per operare il sorpasso, balzare al comando e lanciare un chiaro segnale a Hajduk e Dinamo nella corsa al titolo. Ma l’incontro di questa sera è impossibile da pronosticare, aperto a qualsiasi risultato. A tal proposito anche i bookie offrono praticamente la stessa quota per la vittoria di entrambe.
Il nodo del modulo
Per quanto riguarda la formazione, sarà interessante scoprire quali saranno le scelte di Željko Sopić, ovvero se deciderà di rispolverare il 4-1-4-1 a trazione anteriore o se invece confermerà un più prudente e bilanciato 4-2-3-1 utilizzato nella scorsa giornata con il Rudeš. Al centro della difesa Dilaver dovrebbe fare nuovamente coppia con Mitrović dato che Galešić è ancora in fase di recupero, mentre là davanti bisognerà capire se Pašalić e Ivanović torneranno dal primo minuto dopo essere partiti un po’ a sorpresa dalla panchina contro la matricola zagabrese. Chi non mancherà di certo è Nediljko Labrović. Il capitano prenderà regolarmente il suo posto tra i pali e sarà chiamato a disinnescare le sortite offensive dei vari Livaja, Sahiti, Odjidja-Ofoe e Benrahou. “Dovremo essere bravi a gestire la pressione, la tensione ed evitare di strafare – sottolinea il portierone originario di Sinj –. Le prove opache con Slaven e Rudeš? Vincere nonostante una prestazione un po’ incolore è un segnale importante, però è chiaro che dobbiamo migliorare su certi aspetti. Hajduk? Il successo sulla Dinamo ha caricato l’intero ambiente perciò verranno qui determinati ad allungare la propria striscia vincente, ma non glielo permetteremo. Sarà una partita molto combattuta ed equilibrata tra due squadre che si equivalgono. Il titolo di campione d’inverno? Mancano ancora tante partite alla fine dell’anno: è inutile pensarci”.
Coperta lunga
Gli ultimi scontri diretti hanno spesso visto imporsi la formazione ospite. “Credo sia semplicemente il frutto del caso. I derby sono sempre partite molto tirate e quindi imprevedibili. Evito di fare pronostici: l’unica cosa che posso promettere è che faremo il possibile per conquistare i tre punti e il primo posto. Rujevica sarà una bolgia e per i giocatori in campo sarà uno stimolo in più. Il nostro principale pregio? Quello di essere una squadra ben bilanciata. Davanti abbiamo un potenziale offensivo impressionante e al tempo stesso una difesa molto solida. Dispiace un po’ per Galešić, però fortunatamente si tratta di un infortunio di lieve entità e dunque tornerà presto Comunque ci sono Dilaver e Radeljić pertanto la coperta è lunga. Ma più in generale tutti i giocatori partecipano a entrambe le fasi e questo è un aspetto fondamentale nel calcio moderno”, conclude “Nedo” Labrović
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