Il Rijeka è «pronto». Krško battuto 3-0

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Il Rijeka è «pronto». Krško battuto 3-0

FIUME | A giudicare dal risultato finale, un netto 3-0, si direbbe che la prova generale del Rijeka in vista della ripresa del campionato abbia dato i frutti sperati, indicando una squadra in salute. Va detto però che il Krško, ultima forza del massimo campionato sloveno, non può costituire un serio banco di prova e che per una prima impressione in merito allo stato di salute dei quarnerini bisognerà aspettare la contesa di mercoledì prossimo, quando nel recupero dell’ultima giornata della fase autunnale il Rijeka farà visita allo Slaven Belupo.

Contro il Krško, nel quale militano in prestito i giovani Milan Ristovski e Danijel Štefulj, di proprietà del club di Rujevica, i padroni di casa hanno giocato quanto bastava, trovando il vantaggio con Lončar al 20’ (conclusione ravvicinata) e il raddoppio con Acosty al 28’ (azione personale). Poi, nella ripresa, è arrivata anche la doppietta personale dell’africano, che ha fissato il risultato sul definitivo 3-0.
A Koprivnica l’allenatore Igor Biščan non potrà disporre dello squalificato Heber, mentre Gorgon è in forte dubbio. Anche per questo motivo ieri era interessante capire il ragionamento del tecnico zagabrese in tema di undici di partenza. Ebbene, Bišćan ha schierato Acosty a sinistra, Kvržić sulla fascia opposta e Puljić nell’insolito ruolo di centravanti.
Il Rijeka ha iniziato la partita con Sluga, Raspopović, Punčec, Župarić, Mamić, Pavičić, Capan, Lončar, Acosty, Kvržić, Puljić.

Secondo posto, ma anche Coppa

Il Rijeka riparte dunque dallo Slaven Belupo. Una vittoria a Koprivnica significherebbe tornare in seconda posizione, a +2 sull’Osijek. I fiumani, pausa invernale a parte, si presenteranno in campo con cinque successi di fila alle spalle e la consapevolezza che Biščan sia riuscito a trovare il bandolo della matassa e a risollevare mentalmente i suoi giocatori, Antonio Mirko Čolak e Domagoj Pavičić su tutti. Il secondo posto finale è un obiettivo del tutto reale, anche se qualcosa dipenderà inevitabilmente dai movimenti di mercato nelle prossime settimane. Il primato della Dinamo non sembra in discussione, ma in compenso i quarnerini potrebbero cercare la propria occasione in Coppa Croazia. Il sorteggio delle semifinali ha assegnato al Rijeka l’Inter e, con tutto il dovuto rispetto per la compagine di Zaprešić, la finale del 31 maggio prossimo non dovrebbe sfuggire di mano a Gorgon e compagni. Si giocherà a “due passi” da Fiume, ovvero al Drosina, e di fronte ci sarà probabilmente ancora una volta la Dinamo (impegnata in semifinale al Maksimir con l’Osijek). In una partita secca può succedere di tutto ed è su questo che si confida a Rujevica.

Mercato, è… calma piatta

Mentre la squadra è al lavoro per preparare al meglio la contesa con lo Slaven Belupo, la dirigenza sta sondando il mercato per cercare di rinforzare la rosa con qualche elemento di qualità e senza spendere troppo nell’occasione. Il bilancio non consente follie, anzi al contrario c’è una certa necessità di vendere per non rischiare un passivo nei conti (la prematura eliminazione in Europa League pesa eccome). Il vicedirettore sportivo Ivan Mance annuncia che Tibor Halilović non sarà l’unico arrivo durante il mercato di riparazione, il che lascia intuire possibili partenze. Inutile ripetere che Heber ha parecchi estimatori all’estero e che capitan Gorgon è in scadenza di contratto, mentre qualcuno come Župarić vorrebbe tentare l’avventura fuori dai confini nazionali. A parte Bišćan, che vorrebbe avere un quadro della situazione quanto più definito, nessuno sembra avere troppa fretta nel concludere le potenziali trattative visto che in alcune parti del mondo (Cina e Medio Oriente) la finestra di mercato chiuderà soltanto a fine febbraio. E, come insegna la tradizione, spesso i migliori affari si fanno allo scoccare della mezzanotte.

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