Finalmente Mitrović: «Per me un nuovo inizio»

Dopo un lungo calvario il centrale del Rijeka è pronto all’esordio stagionale stasera contro lo Šibenik. «Dura stare fuori nove mesi, ma l’infortunio è ora alle spalle»

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Finalmente Mitrović: «Per me un nuovo inizio»
Matej Mitrović si è messo alle spalle i guai fisici. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Era arrivato un po’ a sorpresa all’inizio della scorsa estate in cerca di rilancio dopo quattro anni vissuti tra alti e bassi al Bruges, in Belgio. Una scelta di cuore (sul tavolo c’era anche un’offerta della Dinamo), dopo i tre anni e mezzo trascorsi da protagonista tra Cantrida e Rujevica, che lo hanno portato anche a indossare la maglia della nazionale (12 presenze). Ma nemmeno il tempo di conoscere i nuovi compagni che nell’amichevole contro il Triglav nel ritiro di Kranjska Gora si infortuna gravemente al piede. Immediato l’intervento eseguito in Finlandia dal luminare della chirurgia tendinea, il “salvacarriere” Lasse Lempainen, poi una lunga riabilitazione e tempi di recupero incerti. Alla fine di dicembre la luce in fondo al tunnel: il consulto in Finlandia dà esito positivo e arriva il via libera per il ritorno in campo. Un mese fa nel derby con l’Istra 1961 la prima convocazione, ma il rientro vero e proprio arriva durante la sosta nel test match contro il Celje: 65 minuti e fascia di capitano al braccio. Complice la squalifica di Emir Dilaver, Sergej Jakirović ha fatto intendere che sarà proprio Matej Mitrović a sostituirlo stasera a Rujevica nel posticipo della 28ª giornata con lo Šibenik (ore 19.10).

“Io titolare? Non è ancora detto… – si nasconde un po’ il centrale che tornerà a giocare una gara ufficiale con il Rijeka dopo oltre sei anni –. È stata dura stare fuori così a lungo. Nove mesi sono davvero tantissimi e anche dal punto di vista mentale non è stato facile gestire questa situazione, sebbene già tre anni fa ero rimasto fermo per 6-7 mesi per un altro infortunio e quindi sapevo già che tipo di percorso mi attendesse. Ora sto bene. È già da un paio di settimane che mi alleno regolarmente con i compagni e anche l’amichevole col Celje ha confermato che l’infortunio è ormai alle spalle. Poi è chiaro che un conto sono le amichevoli e un altro le partite ufficiali. Per me è un nuovo inizio”.

Scontri diretti
Stasera arriva lo Šibenik, che dopo l’exploit in Coppa Croazia con la Dinamo non può far dormire sonni tranquilli alla truppa biancocrociata. “Lo Šibenik ha giocato una partita coraggiosa e si è meritato la finale. Non credo però che loro saranno più stanchi o rilassati. Per noi comunque non cambia nulla, nel senso che ci aspetta una partita complicata come lo sono tutte le altre”.
Nel girone primaverile il Rijeka ha letteralmente cambiato pelle. “La prima parte di stagione è stata un disastro. Girava tutto storto e da fuori è stata dura vedere la squadra in difficoltà senza poter dare una mano. Poi durante la sosta invernale è cambiato l’allenatore, sono arrivati giocatori nuovi e tutto si è ribaltato. Ma non abbiamo fatto ancora nulla. Ora il campionato sta entrando nella fase cruciale e noi dobbiamo continuare su questa strada cercando di centrare gli obiettivi prefissati”.
Che tradotto significa Europa. Con sei squadre racchiuse in cinque punti la battaglia è… totale. Ma a complicare le cose è lo Šibenik, piombato inaspettatamente in finale di Coppa, e le carte potrebbero ulteriormente rimescolarsi se la prossima settimana lo Slaven Belupo dovesse eliminare l’Hajduk e raggiungere gli sebenzani all’ultimo atto. “Siamo tutti lì attaccati e sinceramente non ricordo una lotta così avvincente. Mancano ancora nove giornate e da qui alla fine può succedere veramente di tutto. La chiave? Non perdere gli scontri diretti. Meglio ancora vincerli. Noi come sempre ragioniamo una partita alla volta e il nostro focus adesso è tutto sulla partita con lo Šibenik”, ha concluso Matej Mitrović.

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