Dalić e Modrić: «Siamo fiduciosi»

Oggi alle 18 la Croazia debutta a Berlino contro la Spagna. C’è massimo rispetto per l’avversario, ma senza alcun timore

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Dalić e Modrić: «Siamo fiduciosi»
Luka Modrić durante l’allenamento a Berlino. Foto: Luka stanzl/PIXSELL

B asta parlare, è arrivato il momento di calare tutti gli assi. Questo pomeriggio alle ore 18 la Croazia debutterà a Euro 2024. Di fronte ci sarà la Spagna, una delle favorite alla vittoria finale e avversario che ha dato qualche dolore ai biancorossi negli ultimi anni (leggi Europeo e Nations League). La nazionale è arrivata ieri a Berlino, accolta da decine di migliaia di tifosi. Si stima che oggi nella capitale tedesca ce ne potrebbero essere circa 100mila, non tutti ovviamente muniti di biglietto. Coloro che non potranno entrare all’Olympiastadion (attesi 50.000 tifosi con la maglia a scacchi) seguiranno la contesa nella “fan zone” della città nei pressi della Porta di Brandeburgo. Ieri sera la Croazia ha “conosciuto” l’erba dello stadio Olimpico. Prima dell’allenamento serale a presentarsi in conferenza stampa sono stati Zlatko Dalić e Luka Modrić.

«La base è la qualità»
“La base del nostro gioco è la qualità. Ma è importantissima anche la carica agonistica. Ringrazio Dani Olmo per le belle parole, lui sa bene come si gioca per la Croazia e mi dispiace tanto che non sia con noi – le parole introduttive del selezionatore –. Il nostro girone eliminatorio è di gran lunga il più difficile e di conseguenza è fondamentale iniziare bene il cammino. Ovvio che il primo obiettivo è quello di non perdere, ma noi non ragioniamo così e scendiamo sempre in campo con l’obiettivo dei tre punti. Abbiamo il massimo rispetto per l’avversario, il che non significa però che lo temiamo. Ovvio che sarà difficile, però ho la massima fiducia nei miei ragazzi. Una rivincita per la sconfitta in Nations League? No, soltanto il desiderio di vincere. In fin dei conti in quella partita hanno meritato, soprattutto nel primo tempo. Hanno un fantastico stile di gioco, ti distruggono con il possesso palla. Questa Spagna però verticalizza parecchio, attaccando gli spazi. La soluzione è attuare il pressing e non lasciarli fare il loro gioco”. Dalić è tornato poi indietro di qualche anno, ai Mondiali del 2006 in Germania. “Ero presente alle partite della Croazia e l’atmosfera era straordinaria. Adesso mi aspetto lo stesso, anzi ben di più. Il sostegno della nostra gente ci obbliga a dare il massimo e oltre. Abbiamo qualità e soluzioni alternative. Sono molto contento che Perišić ci sia, di giorno in giorno migliora ed è carico come ai tempi migliori”.

«Un piacere particolare»
“Affrontare avversari come la Spagna è sempre un piacere particolare – aggiunge il capitano –. L’abbiamo affrontata più volte negli ultimi anni e a decidere il vincitore saranno i dettagli. Noi dovremo essere al massimo, soltanto così potremo ambire a fare qualcosa di grandioso come già accaduto ai Mondiali e in Nations League. A livello di Europei ci è invece sempre mancato qualcosa per un motivo o per l’altro. Siamo fiduciosi di poter invertire la tendenza. Questo è un gruppo molto unito e gran parte dei giocatori era presente in Qatar. Mi fa piacere che ci sia anche Perišić, uno dei senatori della nazionale. I nuovi arrivati hanno invece dimostrato di poter contare su di loro”. Poi una parallela tra la Spagna di oggi e del passato: “Non mi piace comparare le varie generazioni. Quelle che hanno vinto i Mondiali ed Europei erano qualcosa di speciale, le migliori della storia. La Spagna di oggi ha tanto talento, è un mix di gioventù ed esperienza. I giocatori iberici sono abituati a disputare partite importanti e pertanto non si faranno certo impressionare. Tecnicamente sono molto veloci, soprattutto sugli esterni. Come pensano di fermarmi? Non lo so, questo dovete chiederlo a loro”, conclude il folletto del Real Madrid che gli avversari li conosce benissimo.

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