Rijeka, ultimo giorno di scuola

A Rujevica arriva il fanalino di coda Hrvatski dragovoljac nel match che farà calare il sipario sul campionato. «Vogliamo chiudere con un successo per arrivare al meglio alla finale di Coppa», ribadisce Tomić

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Rijeka, ultimo giorno di scuola
Goran Tomić. Foto: GORAN KOVACIC/PIXSELL

Per il Rijeka è arrivato l’ultimo giorno di scuola. Il sipario sulla stagione dei fiumani verrà calato questo pomeriggio quando a Rujevica arriverà il fanalino Hrvatski dragovoljac nel quadro della 36ª e ultima giornata del campionato di Prima Lega (calcio d’inizio alle 15). Un match che sarà un po’ il saluto ai propri tifosi, anche se molti di loro li ritroveranno giovedì prossimo al Poljud di Spalato per la finalissima di Coppa Croazia contro l’Hajduk. Per la truppa di Goran Tomić si chiude qui un percorso fatto di alti e bassi: una prima parte di stagione da assoluta protagonista, condotta a lungo in testa; e una seconda in cui è finita la benzina cedendo alla distanza nella lotta con Dinamo, Hajduk e Osijek. La fase calante è iniziata proprio in concomitanza con l’ultimo incrocio con la compagine di Siget quando in via Kranjčević la doppietta di Perić aprì la crisi dei biancocrociati inferendo una stoccata mortale ai loro sogni di gloria. Una frustata che brucia ancora perché quel 2-1 è stato il risultato più sorprendente dell’intero campionato, oltre a essere stato inflitto da coloro che fino a poco prima erano stati dei compagni di squadra. Benché ai fini della classifica la partita di oggi sia ininfluente per entrambe le formazioni, il Rijeka avrà sicuramente il dente avvelenato per aver lasciato per strada ben cinque punti nei tre confronti stagionali con l’ultima della classe. Ma più che cancellare quel clamoroso scivolone di due mesi fa, ritrovare i tre punti è importante soprattutto ragionando in ottica della finale di Coppa, per una questione di morale e fiducia. Dall’altra parte ci sarà però un avversario che di certo non si “scanserà” e, anzi, scenderà in campo con il coltello tra i denti e super motivato dal momento che per la nutrita colonia fiumana alla corte di Dragan Tadić si tratterà del ritorno a casa, senza contare che molti di loro si stanno giocando la possibilità di rientrare all’ovile nella prossima stagione. Bisognerà inoltre fare i conti anche con il caldo visto che si giocherà alle 15, un orario decisamente inusuale per l’ultima di campionato.

Per quanto riguarda la formazione, Tomić sembra orientato a operare un ragionato turnover, preservando energie preziose ed evitando rischi legati a eventuali infortuni in vista dello scontro del Poljud, che renderebbe la stagione dei fiumani trionfale in caso di conquista del Sole di Rabuzin. Molto probabilmente il tecnico sebenzano riproporrà il “suo” 4-2-3-1 confermando i vari Čestić, Lepinjica, Vuk e Bušnja, oltre a Obregon al vertice dell’attacco data l’assenza di Drmić per squalifica.

Jorge Obregon (a destra) guiderà l’attacco del Rijeka.
Foto: Luka Stanzl/PIXSELL

Spazio per tutti
“L’obiettivo è naturalmente chiudere la stagione con un successo davanti al nostro pubblico, in modo da arrivare poi con il morale alto alla finale di Coppa – ribadisce il tecnico dei fiumani –. Il Dragovoljac ci ha creato parecchi problemi quest’anno strappando punti preziosi in un momento chiave della stagione. Hanno dimostrando di essere una squadra spigolosa e non facile da affrontare. Ci vorrà pertanto la massima attenzione e di certo non li sottovaluteremo. Turnover? Contro Slaven Belupo e nell’amichevole con l’Ucraina abbiamo fatto rifiatare alcuni giocatori pensando proprio alla finale di Spalato, però d’altra parte anche i titolari hanno bisogno di minuti e di sentire il ritmo partita perciò ci sarà spazio per tutti. Purtroppo in settimana l’infermeria si è un pochino riempita perché ai lungodegenti Liber e Merkulov si sono aggiunti Vukčević, Velkovski, Čerin e Abass, mentre Vučkić è out già da un po’”.

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