Croazia, Dalić: «È un’occasione storica»

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Croazia, Dalić: «È un’occasione storica»

Novanta minuti (o magari anche più) per la storia, con in palio un posto nella finale Mondiale. Croazia e Inghilterra si sfidano questa sera (ore 20) allo stadio Luzhniki di Mosca, lo stesso impianto di gioco che ospiterà la finalissima di domenica pomeriggio. Il Paradiso è a due passi, ma per salire sul tetto del mondo ci sarà ancora da lottare e soffrire. A vent’anni dal terzo posto a Francia 1998, la Croazia proverà a compiere un passo avanti, a centrare una finale storica. Di fronte ci sarà l’Inghilterra, a sua volta affamata di successo. Questo sarà l’ottavo incontro tra le due nazionali, con i precedenti che sorridono agli inglesi in vantaggio per quattro vittorie a due (la rimanente gara è terminata in parità): soltanto una volta però le due nazionali si sono sfidate nella fase finale di una grande competizione, unico precedente che ha visto l’Inghilterra battere la Croazia per 4-2 in una gara della fase a girone dell’Europeo del 2004.

“Abbiamo in squadra dei grandissimi campioni, che giocano nelle maggiori squadre del mondo. Da troppo tempo non abbiamo ottenuto un risultato di prestigio, il che non era certo conforme alle nostre attese. Adesso abbiamo un’occasione storica, cerchiamo di coglierla al volo – ha detto in conferenza stampa il selezionatore Zlatko Dalić –. Vista la qualità, non è certo una sorpresa vedere la Croazia tra le migliori quattro. Arrivati a questo punto, l’obiettivo è chiaro. Non posso immaginare cosa succederebbe in Croazia se dovessimo vincere il titolo. Probabilmente nessuno lavorerebbe per giorni…”. Sull’Inghilterra: “Li abbiamo studiati a fondo, sappiamo i loro pregi e i loro difetti. Sarà una partita diversa da quella con Islanda e Danimarca. Dobbiamo prestare attenzione ai calci piazzati”.

Vrsaljko rimane in dubbio

Due vittoria consecutive arrivate ai calci di rigore, prima contro la Danimarca (ottavi di finale), poi contro la Russia (quarti di finale): in casa Croazia c’è un po’ di preoccupazione per la condizione di alcuni giocatori, Šime Vrsaljko su tutti. Il terzino destro dell’Atletico Madrid è stato costretto a lasciare il posto a Ćorluka nei tempi supplementari della gara contro la Russia per via di un problema fisico: Dalić dovrebbe recuperare in extremis il calciatore, ma il dubbio sulla presenza o meno di Vrsaljko verrà sciolto solo all’ultimo minuto. “Voglio soltanto giocatori al 100 percento. Ci aspettano due partite molto difficili e non voglio rischiare nessuno”, conclude Dalić. Dejan Lovren, presente accanto al selezionatore, aggiunge: “L’atmosfera è delle migliori e tutti noi confidiamo nella vittoria. Sarà una gara molto impegnativa, ma anche per questo ancora più interessante. Loro sono giovani e veloci, ed hanno tanto entusiasmo. Dobbiamo fare molta attenzione soprattutto al mio compagno di squadra al Liverpool, Henderson”.

Southgate: «Sarà un duro test»

Alla semifinale ha avuto accesso dopo aver sfatato la maledizione dei calci di rigore contro la Colombia agli ottavi e successivamente battendo la Svezia ai quarti: l’Inghilterra adesso non vuole più fermarsi. La finale Mondiale è distante soltanto novanta minuti, ma per la squadra allenata da Gareth Southgate ci sarà da superare lo scoglio Croazia.
“Football is coming home? È una canzone che per 20 anni non ho avuto la forza di ascoltare, ma adesso siamo a un passo da un’impresa storica, con una squadra giovane, e non sappiamo fino a dove possiamo arrivare”, dice Southgate, che ricorda un’altra semifinale, quella dell’Europeo di 22 anni fa, quando gli inglesi giocavano in casa e lui sbagliò il rigore decisivo contro la Germania. Tra l’Inghilterra che sogna di ripetere il trionfo del 1966 e la finale c’è la Croazia: “È una piccola nazione, ma ha prodotto un numero incredibile di talenti calcistici. Per noi sarà un duro test, ma in una semifinale mondiale non esistono avversari facili”. L’Inghilterra può farcela perché, spiega il suo tecnico, “a volte devi passare momenti difficili prima di viverne altri esaltanti. L’Inghilterra ha sofferto molto due anni fa (eliminata agli Europei dall’Islanda), ma ora si è ripresa ed è arrivata fin qui”.

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